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Cronaca

Migranti nel Veneziano: scatta l'allarme ebola, ma è una bufala

L'arrivo dei pullman dei profughi martedì mattina ha fatto partire ingiustificati allarmismi, subito smentiti dalle forze dell'ordine presenti sul posto

Martedì mattina sono arrivati a Venezia con una squadriglia di autobus, tutti provenienti dai centri di smistamento di Reggio Calabria, e sono stati accolti dagli uomini della polizia e dai militari dei carabinieri, ma già nei giorni scorsi erano stati anticipati da ondate e ondate di polemiche: sono i 121 migranti accolti dalla regione Veneto, più o meno volontariamente.

DALLE ZONE DI GUERRA – In totale a sbarcare sulle rive italiane sono state circa duemila persone, tutti per lo più fuggiti dalla miseria e dai conflitti che stanno squarciando il Medio Oriente. I sette pullman sono arrivati nel parcheggio nei pressi del supermercato all'ingrosso “Metro” di Marghera, e hanno fatto scendere per i controlli i profughi, che saranno poi reindirizzati verso le diverse province della regione. Per la maggior parte si tratta di individui di origine siriana, scappati dal conflitto armato tra ribelli e forze governative.

NESSUN PERICOLO – L'arrivo dei rifugiati ha causato anche qualche esagerato allarmismo: secondo alcune voci, infatti, tra i profughi sarebbero stati registrati non uno ma ben tre casi di ebola. Le forze dell'ordine presenti sul posto (i primi a rischiare in prima persona un possibile contagio) hanno però smentito con decisione queste indiscrezioni, completamente prive di fondamento: non solo infatti i migranti provengono, come già detto, dalla Siria, paese non interessato dalla recente epidemia, ma sono anche già stati controllati al loro arrivo in Italia e simili ingiustificati allarmi avrebbero il solo risultato di rendere ancora più complicata una situazione già molto tesa.

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