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Cronaca Spinea

Abusi sessuali alla moglie e botte alla figlia per anni: in manette

Un bengalese di 40 anni residente a Spinea dovrà scontare 4 anni di carcere. Nell'ultimo decennio centinaia di episodi violenti. Aveva instaurato un regime di terrore casalingo

Le ha picchiate e minacciate a ripetizione nel corso degli anni. A più riprese il loro volto riportava i gonfiori e le tumefazioni di una violenza incontrollata. Nel pomeriggio di sabato i carabinieri di Spinea hanno arrestato H.D., 40enne bengalese, per il reato di maltrattamenti familiari. Le sevizie erano all'ordine del giorno, e dopo oltre 10 anni di terrore, la moglie e la figlia, divenuta da poco maggiorenne, si sono fatte coraggio e lo hanno denunciato ai militari dell'Arma. Non solo botte: l'uomo avrebbe anche abusato sessualmente della moglie.

Regime di terrore casalingo

Il bengalese è accusato di violenze e vessazioni nei confronti della moglie sin dal 2007, quando avrebbe cominciato a picchiarla e a minacciarla di morte. Poi sarebbe giunto alle violenze sessuali, culmine del grave regime di maltrattamenti tra le mura domestiche. La figlia, invece, veniva picchiata insistentemente, anche con l'utilizzo di oggetti contundenti. Il quadro tracciato dai carabinieri è tremendo: sarebbero infatti centinaia gli episodi violenti sfociati in minacce e percosse. Calci e pugni sferrati senza alcun motivo. Il 40enne, quando era in preda ai suoi momenti di follia, era incontrollabile e spaccava tutto ciò che gli capitava a tiro, da piatti e bicchieri fino ai mobili di casa.

In carcere

Le minacce erano sempre dello stesso tipo, non era raro che fossero accompagnate da un coltello puntato contro le due vittime. E almeno nel caso della moglie, terminavano con violenze sessuali. Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno trovato in casa tutta una serie di oggetti impugnati a mo' di arma dall'uomo, per infliggere le sue violenze alle donne. Di fatto sottomesse ad un regime di terrore domestico. Dopo le formalità di rito, per il delinquente sono scattate le manette. Ora si trova in carcere a Venezia, dove dovrà scontare quattro anni di reclusione.

Un altro arresto a Jesolo 

Nelle stesse ore i poliziotti del commissariato di Jesolo hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di un 46enne sempre per maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie convivente e dei figli minorenni. La donna, nel corso degli ultimi mesi, è stata costretta a richiedere più volte l’intervento del 113 per le continue liti con il coniuge il quale, in molte occasioni, completamente ubriaco la aggrediva e minacciava. Sono stati numerosi gli interventi della polizia per le richieste di aiuto della donna, la quale è riuscita infine, con pazienza e precisione, a ricostruire e denunciare i singoli episodi di cui è stata vittima. Alle aggressioni, spesso, assistevano i figli. Il 46enne è stato arrestato e accompagnato in carcere.

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