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Cronaca

Tre vite spezzate in un mese, indagini in corso. Minuto di silenzio in Consiglio comunale FT

Le forze dell'ordine stanno tentando di capire i motivi per cui un 13enne, un 14enne e un 17enne si siano tolti la vita di recente. Mognato (LeU): "Ricostruire nuove reti di relazioni"

Gli ultimi tragici episodi hanno lasciato il segno, inducendo anche il Consiglio comunale a osservare un minuto di silenzio durante la seduta di giovedì pomeriggio a Ca' Farsetti. La città si sta interrogando in queste ore su quali motivi possano esserci dietro alle 3 giovani vite che si sono spezzate troppo presto tra Mestre e Marghera. A 13, 14 e 17 anni. Gesti estremi allo stato senza alcuna motivazione evidente, su cui sta indagando la polizia. Si tratterebbe di eventi non collegati, anche se le due ultime vittime, più o meno coetanee, si conoscevano. La prima si è tolta la vita a 14 anni a Marghera il 7 febbraio scorso e le sue esequie sono state celebrate poche ore prima che, il 14 febbraio, si togliesse la vita anche un 13enne che abitava in quartiere Pertini. Gli inquirenti stanno passando al setaccio amicizie e conoscenze dei giovanissimi, anche nel mondo digitale. Per questo sarebbero stati controllati i cellulari anche dei compagni di classe del 14enne margherino, ed è probabile che lo saranno anche quelli dei compagni del 13enne. 

Minuto di silenzio in Consiglio comunale

Le indagini, in ogni caso, non riusciranno a rispondere a tutti gli interrogativi che queste tragedie ravvicinate portano con sé. Alcuni punti oscuri sono insiti nella società dei nostri giorni e per riuscire a far luce serve un profondo sforzo come "comunità". Per riflettere sull'accaduto, i consiglieri comunali, durante la seduta del parlamentino locale, hanno osservato un minuto di silenzio: “Un gesto simbolico, ma dall’alto valore istituzionale per esprimere la solidarietà e vicinanza di tutta la città di Venezia alle loro famiglie”, ha commentato la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano. A margine la presidente ha voluto mandare un messaggio di speranza a tutti i ragazzi: “Spesso la vita ci riserva difficoltà e sembra volerci sopraffare di pensieri e preoccupazioni - ha dichiarato - Non lasciamoci abbattere mai, viviamo ogni istante al massimo e facciamo delle avversità un’occasione per renderci più forti e determinati”.

Mognato: "Ricostruire una rete di relazioni"

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato Michele Mognato, candidato alle Politiche per Liberi e Uguali: "C'è la necessità di ricostruire prima di tutto relazioni significative tra i giovani e tra giovani e adulti - ha commentato in una nota - C'è necessità di ricostruire una rete di servizi che sia in grado, dialogando con scuole, associazioni, parrocchie, genitori, di leggere il disagio, la sofferenza, le zone di crisi che espongono le ragazze e i ragazzi a scelte estreme. C'è necessità di politiche che rispettando l'individualità e soprattutto la personalità in fieri di un adolescente sappiano collocarsi al suo fianco, aiutarlo nelle situazione di difficoltà e potenziale disagio. Sono questi i figli di una società della crisi che è ancora potentemente segnata sul suo vissuto profondo, sulle relazione spezzate in tanti anni".
 

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