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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mira

Cade dal tetto della piscina comunale e resta paralizzato: tutti assolti in tribunale

Mira - L'incidente, avvenuto ormai 5 anni fa, ha portato a un lungo processo: la giudice Natto ha scagionato gli imputati, tra cui l'ex sindaco Maniero, perchè il fatto non sussiste

Il fatto risale al 20 luglio 2012: un ragazzino di 13 anni, in compagnia di un amico, era salito sul tetto della piscina comunale – allora in ristrutturazione – per scattare delle foto dall’alto. Avrebbe dovuto essere un normale pomeriggio d’estate, ma l’avventura dei due giovani si è trasformata in tragedia: il giovane ha perso l’equilibrio ed è precipitato al suolo, restando paralizzato.

La famiglia del tredicenne è ricorsa a via legali, ma la sentenza del giudice Sara Natto, lo riportano i quotidiani locali, scagiona tutti gli accusati perché il fatto non sussiste. Ad essere assolti l'ex sindaco di Mira, Alvise Maniero, Giancarlo Gruarin, progettista e direttore dei restauri della piscina, Marino Vanzan, rappresentante della Nuoto Mira, Roberto Cacco, dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Vigonza, Nicoletta Simonato, presidente della Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo di Mira, Adriano Sinigaglia, rappresentante legale della Atheste costruzioni di Este e Sandro Destro, legale rappresentante della Ids, le ditte appaltatrici dei restauri.

Il Comune e le varie società coinvolte nella ristrutturazione della piscina, se dichiarate colpevoli, avrebbero dovuto risarcire la famiglia e il ragazzino per i gravi danni subiti, ma a loro – per il momento – non è stata attribuita alcuna responsabilità nella triste vicenda. Non demordono tuttavia i legali della famiglia (Alberini, Palese, De Biase e Vianello) che, persa la battaglia sulla sfera penale, puntano ora alla civile.

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