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Cronaca Eraclea

Voti dalla camorra in cambio di favori: arrestato Mirco Mestre, sindaco di Eraclea

Riuscì a ottenere un centinaio di preferenze, sufficienti per vincere le elezioni del 2016

Il sistema camorristico si era infiltrato nel tessuto economico, imprenditoriale, politico del Veneto orientale. Tra gli esponenti di spicco nell'operazione della Dda portata a termine stamattina c'è Mirco Mestre, sindaco di Eraclea dal 2016. Stando alla ricostruzione degli investigatori, in occasione delle elezioni di quell'anno sarebbe riuscito a ottenere dai camorristi un "pacchetto" di voti che gli ha permesso di sconfiggere l'uscente Giorgio Talon (centrosinistra) per una manciata di voti: 81, per l’esattezza (ne ottenne 2.528, contro i 2.447 dell'avversario).

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LA MAXI OPERAZIONE

Voti in cambio di autorizzazioni

Il reato per cui Mirco Mestre è stato arrestato è scambio politico-elettorale. Vinse, si legge in una nota della Dda, «grazie agli oltre 100 voti procuratigli dal gruppo mafioso del quale aveva riservatamente sollecitato l'intervento, indicando anche i candidati della propria lista su cui convogliare le preferenze, in cambio di favori su istanze amministrative presentate da società controllate dagli uomini del sodalizio». In pratica, autorizzazioni varie. Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho ha specificato che «sarà il prefetto ad aprire gli approfondimenti per verificare se sussistono i presupposti per uno scioglimento del Comune per infiltrazione o condizionamento mafioso».

COME LA CAMORRA HA CONQUISTATO IL VENETO ORIENTALE

Criminalità radicata

I gruppi criminali con cui Mestre avrebbe avuto rapporti erano a capo di attività imprenditoriali operanti perlopiù nei settori dell'edilizia e della ristorazione: persone che avevano imposto il loro controllo sul territorio tramite estorsioni, gestione di narcotraffico e prostituzione, scambi di favori. Un sistema che evidentemente era noto a molti. E che in tanti sfruttavano a proprio vantaggio: c'erano imprenditori che si rivolgevano ai camorristi per riscuotere crediti, altri per ottenere manodopera in nero a basso prezzo. Altri, come Mestre, per insediarsi alla guida di un'amministrazione comunale.

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