Trasporti pubblici: "Tra Venezia e Mestre mancano le informazioni"

Ancora "bacchettate" per i trasporti veneziani, ma questa volta non si parla delle corse dei vaporetti, quanto piuttosto della disponibilità informativa: sembra infatti che, a dispetto dei tanti sistemi per l'informazione al cittadino, tra app per gli smart-device ai volantini in piazzale Roma, sul fronte dell'infomobilità il sistema del trasporto pubblico nella realtà metropolitana veneziana si riveli “assolutamente carente", o almeno così afferma una ricerca della Fondazione Pellicani sul tema della mobilità.

NIENTE INFORMAZIONI - I ricercatori, nel corso della presentazione, hanno mostrato le lacune del sistema veneziano portando agli occhi di tutti un semplice esempio: alla richiesta di un percorso tra due punti a Mestre, da compiere non in auto, Google Maps ha dato come risultato suggerito la voce “cammina” senza indicare l'esistenza o meno di servizi pubblici. “La ricerca – spiegano i responsabili - rileva come l'integrazione delle Ict (Information Communication Technology), considerato il principale driver di innovazione dalla maggior parte di esperti, sia lontano dal considerarsi soddisfacente”. A riprova del valore dell'infomobilità, è stato quindi ricordato come le informazioni “possono essere determinanti nella scelta della modalità di spostamento: le emissioni di Co2, le calorie bruciate, la presenza di vicini diretti verso la stessa destinazione, la differenza di costo tra bus auto e bici, il tempo di percorrenza, la volontà di aiutare gli altri, possono essere un forte incentivo. se queste informazioni sono disponibili, le scelte individuali non ottimizzano solo lo spostamento del singolo ma di tutto il sistema”. Insomma con le giuste informazioni si viaggia meglio, ma a Venezia queste informazioni non sono disponibili.