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Morte del turista tedesco a Rialto, chieste condanne per quattro anni

Martedì la requisitoria del pm. Rito abbreviato per quattro persone. Richiesta di rinvio a giudizio per il gondoliere che ha scelto l'Aula

Il pubblico ministero Roberto Terzo ha chiesto quattro anni complessivi di reclusione per gli imputati nel procedimento riguardante la morte del turista tedesco Joachim Vogel, che nell'estate 2013 perse la vita a causa di un incidente tra un vaporetto Actv e una gondola. Cinque le persone citate dal giudice per le indagini preliminari. Quattro quelle che il 23 aprile scorso avevano chiesto il rito abbreviato, evitando così il dibattimento in Aula e ottenendo uno sconto di un terzo dell'eventuale pena.

Ora la parola passa al giudice, che dovrà formulare la sentenza. Il tragico incidente il 17 agosto 2013, in corrispondenza del pontile del Magistrato alle Acque sul Canal Grande, a pochi metri dal ponte di Rialto. La vittima, che si trovava a bordo di una gondola assieme alla propria famiglia, per difendere la figlioletta dall'imminente impatto tra il vaporetto e lo scafo della tradizionale imbarcazione veneziana riportò un grave schiacciamento toracico, poi risultato fatale.

Per quell'incidente il pubblico ministero, al termine della sua requisitoria, martedì mattina ha chiesto un anno e cinque mesi per il comandante di uno dei vaporetti Actv coinvolti, un anno per il comandante di un altro vaporetto (quello che materialmente impattò contro la gondola), otto mesi per un motoscafista e per un altro comandante Actv. Per il gondoliere che, secondo il pm, avrebbe innescato la catena di eventi che avrebbe poi portato all'incidente immettendosi da un canale laterla, è stato chiesto il rinvio a giudizio, avendo deciso di non chiedere il rito abbreviato.

Il legale della famiglia Vogel, l'avvocato Lorenzo Picotti, ha evidenziato che nel corso dell'udienza sono stati sviscerati, da parte del pm e delle parti civili intervenute, i diversi aspetti inerenti alla questione del reato colposo. "In una situazione di traffico intenso e caotico sotto il Ponte di Rialto - ha detto - sono stati compiuti atti di imprudenza e violazione delle regole della navigazione lagunare. Aspetti che, a nostro giudizio e a giudizio dell'accusa, ci fanno ritener di essere in presenza sul piano del reato colposo di una responsabilita' penale da parte degli indagati".

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