Muore a 43 anni Marco Bonato Addio all'imprenditore-scrittore
Il miranese aveva emozionato tutti sia per il suo libro "Cancro? Ma se sono dei gemelli" sia per la campagna su Facebook "Mettiamoci a nudo"
La sua battaglia contro il tumore a Mirano aveva emozionato tutti. In primis perché Marco Bonato era un imprenditore molto conosciuto e attivo in moltissimi ambiti, e poi perché il suo spirito era davvero una lezione di attaccamento alla vita: sempre ironico e spiritoso, sempre sfacciato e fiero di sé, aveva scelto di “sfidare” la malattia e per questo aveva pure scritto un libro. Il titolo, ironico e combattivo, racconta già moltissimo: “Cancro? Ma se sono dei gemelli”. Come riporta la stampa locale, Bonato è morto giovedì mattina all’ospedale di Mirano a soli 43 anni. Dopo una ricaduta fatale.
Lascia la moglie e una bambina piccola. Il suo libro, scritto come se fosse un diario di guerra con il messaggio di non smettere mai di combattere, è stato presentato lo scorso novembre in occasione della manifestazione “Miranese dell’anno” e il ricavato è devoluto alla “Città della Speranza” di Padova. Su Facebook fece molto parlare anche la sua campagna “Mettiamoci a nudo”, lanciata con l’amico Massimo Zaratin: Bonato decise di farsi fotografare senza vergogna, il messaggio era chiaro: “Non bisogna aver paura di mostrarsi così come si è, il tumore non deve essere un tabù”. Un messaggio rivolto agli altri malati come lui, dunque.
Prima ancora che per la sua battaglia contro la malattia, Bonato a Mirano era noto per la sua florida attività imprenditoriale. Ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato di Mac Consulting, un gruppo che ha riunito molte attività come il negozio informatico “Mac It” e l’osteria “L’Amante” di via Gramsci, il centro estetico “Vanity” di via Dante a Mirano e il “Napoleon Pub” di via Galilei a Santa Maria di Sala. Negli ultimi mesi si era dedicato all’organizzazione dell’Expo Food World, fiera gastronomica in programma il prossimo gennaio a Padova. Scoprì il tumore quasi per caso nel marzo 2013, una ricaduta negli ultimi mesi gli è stata fatale. “Del doman non v’è certezza”, scriveva dieci giorni fa sempre su Facebook. Probabilmente “il guerriero” già intuiva che stava perdendo la guerra.
