Muore nei bagni del Marco Polo, in pancia aveva ben 90 ovuli di droga
Era rientrato da un viaggio in Brasile ingoiando una massiccia quantità di droga, ma è crollato a terra quando uno degli involucri è scoppiato
Sulle prime era sembrato un decesso per cause naturali. Lo avevano visto perdere conoscenza e cadere a terra nei bagni del settore arrivi dell'aeroporto Marco, sbattendo la testa. Poi, però, la verità è saltata fuori al termine degli accertamenti del medico legale. Nessun infarto o problema di salute: a causare la morte del viaggiatore soccorso lunedì pomeriggio anche dai sanitari del Suem è stato un ovulo di droga che si è aperto nello stomaco della vittima.
ALL'INIZIO ERA SEMBRATA UNA MORTE NATURALE
DAL BRASILE – L'uomo, un 44enne bolzanino, era arrivato al Marco Polo nel tardo pomeriggio di lunedì, dopo un viaggio in Brasile. Forse per seguire i mondiali di calcio o forse semplicemente per rifornirsi. Una volta sceso dall'aereo e in attesa allo scalo di Tessera l'uomo si sarebbe sentito poco bene e si sarebbe quindi chiuso nei bagni dell'aeroporto per cercare sollievo. Il personale della struttura ha però trovato la vittima a terra, ormai senza vita, dopo poco tempo. L'autopsia disposta dal pubblico ministero ha subito fatto luce sulle cause del decesso: in pancia l'uomo custodiva ben novanta ovuli di droga, con cui era riuscito a passare senza problemi i controlli alla frontiera. Una delle capsule si sarebbe però rotta, rilasciando il suo letale contenuto nell'organismo dell'uomo, segnandone quindi la fine.