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Cronaca Jesolo

"Il nostro caro dimenticato fuori dalla cella frigorifera in camera mortuaria, funerali a bara chiusa"

I famigliari di M.G., 55enne di Melara deceduto sabato dopo un malore in spiaggia a Jesolo, chiedono chiarezza: "Domenica scorsa abbiamo trovato la salma in pessime condizioni"

"Non c'è stato il minimo rispetto per la morte. Perché? Perché era domenica?". I famigliari di M.G., 55enne di Melara, nel Rodigino, chiedono perlomeno che sia fatta chiarezza su quanto accaduto al loro caro nei giorni scorsi. Alla tragedia per la perdita di un parente, infatti, si è aggiunta l'impossibilità di poterlo salutare come si deve. "Tutto perché la salma non è stata riposta nella cella frigorifera della camera mortuaria di Jesolo dopo il decesso - spiegano - Ci è stato spiegato che il medico sabato aveva concluso il turno e il responsabile della struttura la domenica non lavora".

Risultato: la compagna e le figlie del defunto il giorno seguente alla tragedia l'avrebbero trovato dove l'avevano lasciato, in una stanza con aria condizionata insufficiente a garantire la perfetta conservazione del corpo. "Figlie e fratelli avevano tutte le intenzioni di accelerare le pratiche per cercare di riportarlo al suo paese e farlo salutare da amici e parenti - spiega la famiglia - invece il funerale è stato a bara chiusa per le condizioni pessime in cui è stato trovato il corpo".

Il malore che ha portato all'arresto cardiocircolatorio si è verificato nel primo pomeriggio di sabato in spiaggia a Jesolo: il 55enne, ex giocatore di pallavolo, che faceva ancora una vita da atleta, all'improvviso si accascia. A nulla sono valsi i prolungati tentativi di rianimazione del figlio della compagna e di un'infermiera presente lì vicino. I sanitari del 118 hanno trasportato il 55enne in ospedale, dove purtroppo è stato dichiarato il decesso: "Il magistrato non ha disposto l'autopsia - concludono i famigliari - Chiediamo chiarezza. Il medico che era di turno domenica ha detto che cercherà di informarsi. Non ci possono essere giustificazioni per quello che è accaduto. E' questo il rispetto che c'è per la morte di una persona?". Contattata, l'Ulss 4 del Veneto orientale ha dichiarato di essere a conoscenza della segnalazione e ha spiegato che intende verificare cosa sia effettivamente accaduto.

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