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Cronaca Dorsoduro / Sestiere Dorsoduro, 2428

Il "giallo di Santa Marta" continua: gli inquirenti escludono solo il suicidio

Due ore di riunione in Procura non sono bastati per capire se Serhij Zavaley lunedì sera sia rimasto vittima di un incidente o sia stato "aiutato" a morire. L'ematoma alla testa non fatale

E' ancora mistero. Due ore abbondanti di riunione in Procura per mettere insieme i tasselli di una morte che sta assumendo i contorni del giallo. Serhij Zavaley, il 45enne di origine ucraina morto la sera di lunedì nell'incendio che ha colpito un magazzino di Santa Marta è stato vittima di un incidente o è stato "aiutato" a morire? Per ora tutte le parti in causa si tengono molto abbottonate, poiché dalla Procura è arrivata la consegna del massimo silenzio.

Di certo si sa che non si sa niente di certo. O meglio, che non ci sono elementi che possano far propendere le indagini verso l'incidente o l'omicidio. L'unica spiegazione esclusa in questo momento è il suicidio, un'eventualità considerata inverosimile dagli inquirenti. L'autopsia avrebbe comunque escluso che gli ematomi sulla testa della vittima possano essere risultati fatali, ma non avrebbe identificato una causa precisa della morte.

Il 45enne, per procurarsi quei segni sul volto e la testa, potrebbe essere svenuto per il fumo o essere stato colpito da dei calcinacci o dal getto d'acqua dei vigili del fuoco intervenuti per spegnere le fiamme. Sul corpo di Zavaley non ci sarebbero ferite o traumi che possano indicare una morte violenta. Ora saranno effettuati altri esami per approfondire le analisi.

I vigili del fuoco non sarebbero ancora in grado di stabilire l'origine dell'incendio. Se sia stata colpa di un allacciamento abusivo, ipotesi circolata nelle ore immediatamente successive alla tragedia, o ad altre cause.

 

Non è possibile neanche escludere l'ipotesi che possano esserci state altre persone sul luogo dell'incendio. Insomma, le indagini continuano in entrambe le direzioni. E si è nel mezzo del cammino che dovrebbe portare alla verità. Ciò che trapela dalla Procura è che ci troviamo di fronte a "ore delicate", il colpo di scena potrebbe essere dietro l'angolo.
 

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