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Cronaca

E' morto Vassalli, allo scrittore il premio alla carriera del Campiello

Il 73enne avrebbe dovuto ritirare il riconoscimento il 12 settembre alla Fenice. Se ne va uno dei più importanti esponenti culturali italiani

Avrebbe dovuto ricevere il premio Fondazione Il Campiello il 12 prossimo 12 settembre al teatro La Fenice di Venezia. Un riconoscimento alla carriera istituito dal 2010 che negli anni era finito nelle mani di Claudio Magris, Dacia Maraini, Andrea Camilleri, Carlo Fruttero e Alberto Arbasino. Purtroppo, lo scrittore novarese Sebastiano Vassalli si è spento prima della serata di gala lagunare. Dopo una malattia fulminante e incurabile tenuta riservata, lo scrittore è deceduto all'età di 73 anni. Se ne va uno dei pezzi da Novanta del mondo culturale italiano, recente candidato al premmio Nobel. 

Vassalli era celebre nel mondo per il romanzo "La chimera", ambientato nella pianura novarese dove ha vissuto fin dai primi anni di età. La città di Novara gli dedicherà solenni funerali civili in prefettura mercoledì a cura del Centro Novarese di Studi Letterari. Sempre nei locali della prefettura di Novara sarà allestita la camera ardente.

Il premio Campiello alla carriera è un riconoscimento che viene assegnato a "insigni personalità della cultura contemporanea": "E’ un omaggio a un grande scrittore, tra i più autorevoli del nostro Paese, che ha contribuito a scrivere la storia della letteratura italiana degli ultimi decenni - aveva dichiarato Roberto Zuccato, presidente della Fondazione Il Campiello -. Attraverso i suoi romanzi, Vassalli ha la straordinaria capacità di raccontare con una forma limpida vicende e temi di rilevanza storica e sociale, in grado di offrire spunti per comprendere anche il nostro presente".

Vassalli, nato a Genova, è cresciuto nell Novarese: firma di «La Repubblica» e «La Stampa», poi opinionista del «Corriere della sera», con «La Chimera» nel 1990 ha vinto il Premio Strega ed è stato finalista al Premio Campiello. E' stato candidato al Premio Nobel per la Letteratura nel 2015.

"Siamo profondamente colpiti dalla scomparsa di Sebastiano Vassalli - dichiara Roberto Zuccato, Presidente della Fondazione Il Campiello - E’ stato uno degli autori più originali e profondi, tra i più tradotti all’estero, che ha contribuito a scrivere la storia della letteratura italiana degli ultimi decenni. Che Sebastiano Vassalli abbia di recente accettato il nostro riconoscimento alla carriera rappresenta per la Fondazione Il Campiello uno dei motivi di più grande orgoglio".

"Apprendiamo con sincero dolore la notizia della scomparsa di Sebastiano Vassalli - dichiara Piero Luxardo, presidente del Comitato di Gestione del Premio Campiello - Per il loro alto spessore letterario, ma anche per il loro forte significato storico, etico e pedagogico, le opere di Vassalli rimarranno un punto di riferimento imprescindibile nella storia della narrativa italiana".

Tra le opere più importanti di Vassalli il romanzo La chimera del 1990, con il quale ha vinto il Premio Selezione Campiello nello stesso anno, romanzo storico ambientato nel Seicento a Zardino, piccolo borgo tra le nebbie e le risaie a sud del Monte Rosa, e che da un quarto di secolo viene letto nelle scuole di fianco ai Promessi sposi.

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