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Cronaca

Equitalia si tira indietro: niente più riscossione multe a Venezia

L'agenzia da lunedì non si occuperà più della "caccia" alle contravvenzioni non pagate. Caos a Ca' Farsetti, dove si cerca una soluzione

Infrazioni non pagate che precipitano nel dimenticatoio, questo è il maggior timore dell'amministrazione veneziana dopo l'annuncio di Equitalia di bloccare la riscossione delle multe a partire da lunedì prossimo. Come riporta la Nuova Venezia, infatti, nel Comune di Venezia ad occuparsi delle sanzioni non pagate entro i termini è sempre stata l'agenzia statale, che giovedì ha però dato forfait, annunciando di non voler più fare il “lavoro sporco” per Ca' Farsetti.

CIFRE IMPORTANTI – La decisione di Equitalia lascia in Comune in acque difficili da navigare, in ballo ci sono infatti molti soldi, cifre che peserebbero non poco sul bilancio cittadino. Come ricorda il quotidiano locale, tra divieti di sosta ed eccessi di velocità, tra autovelox, telelaser e ausiliari del traffico, le multe a Venezia ammontano a circa 14 milioni di euro l’anno. Il 50 per cento dei sanzionati paga entro i termini. Un altro 20 per cento paga in ritardo, con una sovrattassa, ma prima che la pratica di recupero crediti finisse in mano ad Equitalia, che smistava poi il restante 30 per cento di pratiche. Valore: circa 4 milioni e 200 mila euro. Per i dati certi si deve attendere. Solo nel 2012 sono stati emessi oltre 185 mila verbali (valore 10 milioni e mezzo).

NUOVO INCARICO – Ora, a Ca' Farsetti, gli amministratori comunali si interrogano su come risolvere la situazione. C'è chi, come il vicesindaco Sandro Simionato, spera che si tratti dell'ennesima “minaccia” di Equitalia in attesa di una nuova proroga della concessione (la quarta), o, se la scelta dell'agenzia statale fosse definitiva, si prepara una nuova gara da indire entro i prossimi sei mesi. Simionato ipotizza un affidamento ad Insula, la società a cui già l’amministrazione ha affidato la riscossione dei canoni di locazione non pagati dagli inquilini delle case comunali. Va ricordato, però, che visto l'alto numero di turisti che arrivano nel Comune, per far pagare una multa ci potrebbe essere la necessità di “inseguire” il contravventore per tutta l'Italia e forse oltre, compito non facile per un'agenzia locale. Il direttore generale del Comune Marco Agostini, intanto, esprime tutta la sua rabbia: la paura è che, mentre si decide come risolvere il problema, passi ai cittadini il messaggio che conviene non pagare le multe, visto che ora non c'è più nessuno a riscuoterle.

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