Marittimi "intrappolati" nella nave a Marghera, continua la raccolta fondi
L'autorità portuale fa appello per garantire la sopravvivenza di 21 uomini a bordo della rinfusiera, attualmente posta sotto sequestro. L'armatore nel frattempo è sparito
Bloccati dal 25 marzo nella nave attraccata a Porto Marghera, prosegue la raccolta fondi per garantire la loro sopravvivenza: è la storia dell’equipaggio della rinfusiera M/V DST Oslo, posta sotto sequestro conservativo da parte dei tribunali di Venezia e Genova a causa di debiti pregressi dell’armatore, che al momento si è reso irreperibile. Per non perdere i diritti che spettano loro e per ragioni giuridiche 21 marittimi presenti a bordo sono costretti a rimanere e a vivere all’interno della nave.
"Ad oggi l’equipaggio è provvisto di viveri per circa due settimane - scrive l'autorità portuale veneziana in una nota - ma è necessario continuare a garantire la fornitura di carburante", fondamentale per l'erogazione di elettricità, mentre si avviano le pratiche per il rimpatrio. La comunità portuale di Venezia ha già risposto ad un primo appello, contribuendo a raccogliere i fondi per il primo pieno di carburante sufficiente per la prima settimana. È stato creato un conto corrente dedicato esclusivamente a reperire risorse per i marittimi, in attesa della decisione dei tribunali che si attende non prima di giugno. "Per tutti coloro che avranno piacere di contribuire - conclude l'autorità portuale - il conto corrente resterà aperto e sarà raggiungibile alle coordinate riportate in calce. L’autorità portuale e l’intera comunità ringraziano fin d’ora tutti coloro che si stanno adoperando e si adopereranno a sostegno dell’iniziativa".
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CONTO CORRENTE:
codice SWIFT BAPPIT21710
codice IBAN IT30O0503402071000000000545
intestato ad Autorità Portuale di Venezia
