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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Tutti aperti a Pasqua e Pasquetta la rabbia di Confesercenti

L'associazione dei commercianti si scaglia contro le aperture festive promosse dalla grande distribuzione, sostenendo che comunque in pochi le seguiranno

Continua la lotta alle aperture straordinarie: “Dopo il Billa anche il Valecenter, l’Auchan, Panorama e la “Nave de Vero” terranno aperto nei giorni festivi di Pasqua e Pasquetta – denuncia Confesercenti - Quando finirà la corsa alle assurde aperture domenicali e festive? – si chiede il direttore Maurizio Franceschi - Se non basta la nostra voce, quella dei sindacati, quella di alcuni assessori, neppure il Patriarca, che anche in questi giorni ha richiamato al pericolo di un peggioramento della qualità della vita, viene più ascoltato”.

APERTURE E VENDITE - “Aprire sempre non serve né ai cittadini né al rilancio dei consumi – prosegue Franceschi - ma solo ad avvantaggiare i centri commerciali che crescono a dismisura nella cintura urbana. Di fronte ad una crisi economica così lunga e profonda, la torta complessiva dei consumi non è certamente aumentata, quella che si è ingrandita è invece la ‘fetta’ della grande gistribuzione, che va a scapito dei negozi di vicinato e delle piccole imprese del commercio, che non possono rimanere aperti 365 giorni l’anno, 24 ore su 24”. Da un sondaggio condotto da Confesercenti Venezia per vagliare le intenzioni di acquisto nelle prossime festività risulta che solo un veneziano su dieci farà acquisti nei giorni di Pasqua, mentre leggermente più elevate (ma sempre sotto il 10%) le preferenze raccolte dalla giornata di Pasquetta, tradizionalmente dedicata alle gite “fuori porta” con famiglia e amici.

CATTIVA ABITUDINE - Confesercenti Venezia, attraverso il suo direttore, riflette anche sui cambiamenti culturali che questa corsa frenetica alle aperture “sempre e comunque” impone ai cittadini e soprattutto alle nuove generazioni. “Perché dalle grigliate all’aria aperta e alle gite con amici, che fanno parte della nostra tradizione del Lunedì dell’Angelo, dovremmo passare alle passeggiate dentro un centro commerciale? Una società che va in questa direzione, spinta dall’eccessivo consumismo, rischia grosso e brucia il proprio futuro”.

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