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Cronaca

Neonato viene alla luce senza vita, la madre chiede chiarezza. "Era già morto in utero"

È successo qualche giorno fa all'ospedale di Mestre. La donna, una 23enne della Gazzera, ha chiesto al proprio avvocato di sporgere denuncia per fare chiarezza su quanto accaduto

Il suo cuore si è fermato prima di venire alla luce. Come riporta la Nuova, il momento più bello per la vita di una donna si è trasformato in tragedia per una 23enne della Gazzera. Il bimbo che portava in grembo, infatti, è morto ancor prima di nascere. Sembrava essere una gravidanza come tutte le altre, con tutti i controlli del caso, ma ancor prima di partorire il cuore del bimbo non batteva più.

Il parto, come ha spiegato la 23enne, era stato previsto per il 24 settembre ma è stato posticipato di qualche giorno, con i monitoraggi del caso: il piccolo non era ancora pronto per nascere, ma tutto sembrava assolutamente nella norma. Poi l'1 ottobre le contrazioni, che si fanno sempre più forti nella notte. La donna è stata quindi portata al pronto soccorso dell'Angelo la mattina successiva, ma sin dal principio i medici hanno capito che qualcosa non andava, faticavano a sentire il battito cardiaco del piccolo. Così si sarebbero susseguiti un altro monitoraggio e un'ecografia, che hanno confermato i sospetti.

Ora la giovane madre ha incaricato il proprio avvocato di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica per fare chiarezza su quanto successo. Ha chiesto inoltre che all'autopsia sul corpo del piccolo sia presente anche un medico di parte, non vuole lasciare nulla di intentato e sapere se il figlio possa essere davvero morto soffocato dal cordone ombelicale.

La risposta dell'Ulss 3

"Già i primi esami effettuati appena la signora è giunta all’ospedale dell’Angelo hanno purtroppo evidenziato la mancanza del battito cardiaco del feto - spiegano dall'ospedale - Quello che si è verificato è un caso di decesso del nascituro in utero, avvenuto nelle ore precedenti all’accesso all’ospedale, e di cui i medici hanno solamente potuto prendere atto. I primi accertamenti già confermano un evento fatale acuto e improvviso, occorso nelle ore successive all’ultimo monitoraggio che, come spesso accade in questi casi, presentava una situazione di assoluta regolarità. Null’altro poteva essere offerto dall’ospedale alla signora, giunta in pronto soccorso a decesso del nascituro avvenuto, se non ogni possibile assistenza successiva, a sua tutela e per garantirle in futuro le migliori condizioni per una eventuale nuova gravidanza".

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