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Cronaca Chioggia

"Il pronto soccorso per animali non funziona, mancano i veterinari"

Il servizio di assistenza presentato a fine maggio sotto accusa: sui quotidiani si parla di una grave assenza di personale, ma l'azienda sanitaria smentisce

A fine maggio, con grande soddisfazione di tutti i presenti e dei tanti interessati, l'Ulss 14 aveva presentato il servizio veterinario d'emergenza per Chioggia, un dispositivo di sicurezza che avrebbe dovuto garantire a tutti i proprietari di animali di visitare le vie e le spiagge del Clodiense senza preoccuparsi di eventuali malanni. Eppure, stando a quanto riporta il Gazzettino, alla prova dei fatti il “pronto soccorso a quattro zampe” non avrebbefunzionato come sperato, costringendo una turista a correre fino a Padova per far curare il suo barboncino. Diversa però la ricostruzione dell'azienda sanitaria, che dà tutta un'altra versione dei fatti e punta il dito contro il quotidiano locale.

EMERGENZA VETERINARIA – L'episodio è capitato domenica mattina, intorno alle 8, quando la donna ha chiesto aiuto alla polizia municipale per il suo cagnolino. Subito i vigili le hanno risposto di rivolgersi al nuovo servizio di emergenza veterinaria, che esiste proprio per casi simili. Nelle giornate e negli orari d'ufficio il servizio di pronto soccorso è garantito e gratuito, mentre per i fine settimana a “coprire” le emergenze ci pensano i professionisti privati della zona; domenica mattina, però, stando a quanto scrivono sul giornale, nessuno avrebbe all'appello. Alla fine sarebbe stato lo stesso responsabile di settore dell'Asl, interpellato dagli agenti della polizia locale, a spiegare alla turista che entro le ore immediatamente seguenti nessun veterinario sarebbe arrivato ad aiutarla. Alla donna non è quindi rimasto altro da fare che salire in auto e correre verso Padova, dove si trova una clinica privata per animali il cui pronto soccorso è aperto 24 ore su 24.

SECONDA VERSIONE - Ben diversa, invece, è la ricostruzione degli eventi fornita proprio dall'Ulss: secondo l'azienda sanitaria clodiense, infatti, il veterinario c'era e avrebbe risposto immediatamente alla richiesta di soccorso, come prevede il progetto Vacanze Sicure. Inoltre non risulterebbe alcuna telefonata al responsabile veterinario dell'Ulss 14, a differenza di quanto scritto sul quotidiano. Secondo i sanitari anche il viaggio verso Padova avrebbe avuto tutta un'altra spiegazione: l'animale in questione accusava un malore da giorni che si era poi evoluto in perdite ematiche dal naso e dalla bocca; va premesso che a Chioggia esiste un ambulatorio veterinario e che, da sempre, per i casi più gravi e complessi che necessitano di approfondimenti, il riferimento è Padova nella clinica di San Marco. Per il veterinario non c'erano dubbi: il cane aveva bisogno subito di approfondimenti clinici con esami diagnostici e di laboratorio che dovevano essere effettuati nella clinica patavina. La turista non ha fatto obiezioni, anzi, ha apprezzato la prontezza e la evidente organizzazione del servizio che si concretizza in una rete di collaborazioni e sinergie.

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