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Cronaca

Ancora tra le calli per dire "no" alle grandi navi, mobilitazioni in ottobre

Lunedì assemblea, ribadita la contrarietà al passaggio in laguna e allo scavo di nuovi canali: "Unica soluzione è il progetto per un porto al Lido di Venezia"

No grandi navi, a Venezia un'assemblea per fare il punto della situazione: lunedì i cittadini contrari al passaggio dei "giganti del mare" in laguna si sono dati appuntamento in sala San Leonardo, "per decidere insieme le iniziative di lotta" da attuare di qui alle prossime settimane. Anche perché sulla questione continua, dopo anni, a vigere la totale incertezza, con le parti contrapposte che si fronteggiano senza giungere a un accordo: da una parte il comitato No grandi navi, preoccupato per la salvaguardia di Venezia, dell'ambiente e dei cittadini; dall'altra l'amministrazione comunale, l'autorità portuale, i lavoratori del comparto e le compagnie crocieristiche, che chiedono soluzioni per poter continuare ad attraccare al porto lagunare.

Tra le altre cose, nella sala gremita, è stato ribadita l'assoluta contrarietà al progetto di scavo del Vittorio Emanuele, proposta alternativa al Contorta elaborata dal sindaco Luigi Brugnaro e dal presidente dell'autorità portuale, Paolo Costa. Al riguardo, la posizione del comitato è netta: "Vittorio Emanuele? No grazie, in laguna non si scava!". La soluzione c'è, ripetono i No grandi navi, ed è quella di costruire un porto al Lido di Venezia: ad esempio secondo la proposta progettuale di Cesare De Piccoli e Duferco sviluppo, che oltretutto aveva incassato in fase preliminare il parere positivo della commissione nazionale di valutazione di impatto ambientale. Di nuovo mobilitazione tra le calli, dunque: l'appuntamento è per il primo weekend di ottobre.

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