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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Castello / Riva dei Sette Martiri

Da "No grandi navi" a "No grandi yacht", Castello torna in trincea

Gli abitanti di riva Sette Martiri protestano contro le massicce imbarcazioni private che con il rumore dei motori sempre accesi impediscono il sonno

Dopo le grandi navi è il turno dei “grandi yacht”. I residenti di Castello alzano nuovamente le barricate e si preparano ad una nuova battaglia: dopo aver lottato strenuamente per far sparire da riva degli Schiavoni e riva Sette Martiri i colossi della crocieristica, l'associazione residenti Castello si scaglia contro le barche private ormeggiate tra San Marco e Sant'Elena, colpevoli di causare rumori eccessivi anche negli orari notturni.

NOTTI IN BIANCO – Gli abitanti della zona, che da tempo sopportano a denti stretti le massicce imbarcazioni di lusso che oscurano la vista della Laguna e sembrano titaneggiare sulla riva, sono arrivati recentemente al punto di rottura. Non bastava la “beffa” di non poter neppure vedere i fuochi d'artificio del Redentore a causa delle ingombranti presenze, da qualche tempo infatti per i residenti si rivela difficile persino dormire la notte. I motori degli yacht, in particolare di uno dei più gargantueschi recentemente ormeggiato ai Sette Martiri, restano infatti accesi anche dopo il tramonto, ininterrottamente. Il fracasso riecheggia tra gli archi delle case e irrompe violento dalle finestre dei cittadini, ormai chiuse anche in piena estate per cercare invano di tagliare fuori il rumore. Qualcuno, per l'esasperazione, ha persino deciso di trasferirsi per qualche giorno.

FANNO CIÒ CHE VOGLIONO – Dalle lamentele da osteria, gli abitanti hanno presto deciso di passare ai fatti, telefonando alla “Venice Yacht Pier”, società per l’accoglienza alla nautica da diporto che è, insieme alla “Venice Yacht and Ship Assistance”, una delle due società che fanno capo a “Terminal Passeggeri”. Come riporta la Nuova Venezia, però, l'esito della chiamata non è stato dei più felici: l'unica risposta fornita alla gente di Castello è stata che gli yacht hanno tutte le autorizzazioni in regola per stare dove sono e fare quello che vogliono. L'associazione dei residenti però non si arrende e ha deciso di impugnare la legge 447 del 1995 sul disturbo della quiete pubblica. L'esito della battaglia è però ben lontano; d'altronde anche la lotta contro le crociere è stata vinta solo a metà: ancora oggi i colossi del mare passano davanti alla riva dove un tempo ormeggiavano e, anche senza che lancino una cima a terra, i loro radar oscurano tv e telefoni delle case di Castello.

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