Telecamere nelle ex strade provinciali, di fatto i tratti più interessati dagli incidenti. Come riporta la Nuova, la Città Metropolitana, di comune accordo con polizia stradale e carabinieri, ha deciso di dotare le proprie arterie di nuovi autovelox, due dei quali già installati, quattro in attesa di autorizzazione e uno, il settimo, in momentaneo stand by, in attesa di deciderne la precisa collocazione. Il costo totale per queste dotazioni, che permetteranno la rilevazione della velocità in entrambi i sensi di marcia, sarà di 200mila euro. Saranno gestite dalla polizia comunale di Venezia, in attesa della firma di una convenzione tra Comune e Città Metropolitana.

I primi due rilevatori sono stati installati a Spinea ad inizio settimana. Un autovelox in prossimità del cavalcavia di Fornase, dove il limite è di 50 chilometri orari, l'altro, invece, nel tratto tra la rotonda per la Romea e la rotatoria a fagiolo all'incrocio con via Colombara. Si tratta di un'arteria molto trafficata da chi va al lavoro e da numerosi camion, che si vedrà ora dotata di un velox, ma non prima di un mese, ossia i tempi per l'installazione della corretta segnaletica.

A Quarto d'Altino, sulla strada Jesolana, sarà attivato un autovelox dopo l'idrovora di Portegrandi (limite di 90 orari), mentre altre due installazioni ci saranno rispettivamente sulla provinciale che da San Stino porta a Caorle (in via Caorle) e a Portogruaro, in via Fausta, tra le frazioni di Lugugnana e Sindacale. Anche la Miranese sarà dotata di autovelox, in via Cavin, tra Mirano e Santa Maria di Sala, dove si registrano, sfortunatamente, numerosi incidenti. Il settimo che "balla" dovrebbe essere installato in Riviera del Brenta, ma al momento non si segnalano ulteriori specifiche di sorta.