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Cronaca Salzano / Via Frusta

Omicidio a Salzano, uccide la madre con delle coltellate in casa. Corpo in un sacco vicino al letto

Una 52enne con problemi psichici venerdì ha colpito a morte la madre 80enne, Giuseppina Baiano, con un fendente. Il delitto scoperto sabato

Ha ucciso l'anziana madre con un coltello. I motivi sono ancora un mistero, perché Cristiana Corbetto, 52 anni, da almeno cinque in cura all'Ulss 13 per possibili problemi mentali, non ha voluto spiegarli al magistrato di turno e ai carabinieri. Ha confessato, però. E' stata lei a colpire con dei fendenti (quello fatale alla gola) la madre ottantenne, Giuseppina Baiano, nella villa in cui vivevano sole in via della Frusta. Il medico legale a una prima sommaria ispezione avrebbe contato sei ferite da arma da taglio alla gola. Un atto furioso, che avrebbe quasi decapitato la vittima. Un omicidio perpetrato in quella abitazione relativamente isolata, circondata dai campi e da pochi vicini.

CADAVERE IN UN SACCO - Tant'è vero che nessuno si era accorto di quello che era successo venerdì scorso. La figlia, infatti, soggetta a volte a sbalzi d'umore, nel compiere il suo atto ha dimostrato anche una certa lucidità. All'interno di un quadro che però poggerebbe su basi instabili. La rea confessa ha ucciso la madre in camera da letto al culmine dell'ennesima lite. Sui muri alcune tracce ematiche. Le ha tolto il pigiama sporco di sangue (ritrovato poi nascosto in uno stanzino in una busta di nylon) e ha messo la vittima in un sacco dell'immondizia. Così i carabinieri della stazione di Noale più di ventiquattro ore più tardi hanno trovato Giuseppina Baiano: distesa a terra vicino al letto nel sacco. Con sopra a nasconderla una trapunta. Il coltello era stato pulito, e sarebbe stata proprio Cristiana Corbetto a indicare agli investigatori dove trovarlo.

L'ALLARME DA UN AMICO - A lanciare l'allarme ai carabinieri della stazione di Noale un amico di famiglia delle due donne. Da 24 ore non riusciva a mettersi in contatto con Cristiana Corbetto e con Giuseppina Baiano. I militari, dunque, hanno raggiunto la villa verso le 20 di sabato. Una volta all'interno la figlia 52enne avrebbe detto agli agenti che l'anziana madre "se n'era andata con un infermiere". In un tono che già anticipava ciò che sarebbe stato scoperto di lì a poco.

LA CONFESSIONE NELLA NOTTE - I carabinieri si sono messi a cercare stanza per stanza l'altra inquilina. Finché non hanno visto la porta della camera da letto chiusa. La figlia avrebbe dunque cercato di fermare le ricerche. Forzandola, le forze dell'ordine si sono trovate di fronte al sacco con all'interno il corpo esanime della ottantenne. Omicidio. Cristiana Corbetto è stata quindi sottoposta a fermo indiziario di delitto e accompagnata in caserma. Lì, davanti ai militari dell'Arma e al sostituto procuratore Angela Masiello, avrebbe confessato di avere ucciso la madre, senza svelare i motivi che l'hanno indotta a farlo. "Non la sopportavo più", avrebbe sottolineato. Ma altre frasi proferite non avrebbero alcuna logica.

LITIGI CONTINUI - Di certo c'era un rapporto tribolato tra madre e figlia. I vicini di casa infatti raccontano di litigi continui, tanto che a volte erano costretti a chiudere le finestre per non sentire le urla. Giuseppina Baiano, che da quando morì l'anziana sorella disabile da circa quarant'anni viveva sola con la figlia (il padre che lavorava al Casinò di Venezia era morto circa vent'anni fa), recentemente si sarebbe anche confidata con una residente. Raccontando di tutta la stanchezza per quel rapporto reso difficile anche dalle condizioni della figlia, seguita dal centro di igiene mentale di Mirano da almeno cinque anni. Una madre che descrivono severa, ma che comunque avrebbe dato tutto per la figlia. Preoccupandosi per quando lei non ci sarebbe stata più: "Senza di me diventerà una barbona", aveva affermato recentemente a un'amica. Del resto Cristiana Corbetto, secondo persone che frequentavano spesso l'abitazione del delitto, non sarebbe stata in grado di attendere a se stessa. Anzi. Nella notte spesso alcuni vicini in passato avrebbero aiutato l'anziana madre perché la figlia spariva. A volte con in mano un coltello.

"UNA IN MENO" - I rapporti con il vicinato inevitabilmente non erano idilliaci. "In certi casi Cristiana usciva in giardino completamente nuda - raccontano - Aveva una cura maniacale per i suoi gatti. Era l'unica cosa per cui riusciva ad avere perseveranza". All'orizzonte si staglia il ricordo di quella frase sibillina proferita nei giorni successivi alla morte della zia disabile, ad aprile scorso:  "E una se n'è andata". Vengono ricostruite più o meno così le parole sentite da chi aveva raggiunto la villa del delitto per porgere le condoglianze sia a Giuseppina Baiano, sia alla figlia: "Col senno di poi non sono stupita da quello che è successo", commenta.

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