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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Marghera / Via Trieste

Omicio-suicidio a Mira, poliziotto spara alla moglie e poi rivolge l'arma contro di sé

Giovedì mattina l'uomo ha freddato la donna con un colpo di pistola all'esterno dell'abitazione di Dogaletto. Poi si è tolto la vita. Indagini in corso, ipotesi delitto sentimentale

Un uomo e una donna morti davanti a casa. Orrore a Dogaletto di Mira, in via Trieste. La tragica conclusione di quello che potrebbe rivelarsi un delitto di tipo sentimentale, visto che a essere coinvolti sono marito e moglie. L'intervento è di giovedì mattina in seguito alla segnalazione di una sparatoria intorno alle 9. Subito sono giunti sul posto carabinieri e polizia, oltre ai sanitari del 118, che però hanno solo potuto constatare il decesso dei due: Luigi Nocco, 53 anni, e Sabrina Panzonato, un anno più giovane. A lanciare l'allarme i vicini di casa della coppia.

Fredda la moglie, poi si spara

LA PRIMA RICOSTRUZIONE

Da una prima ricostruzione pare che tra i due fosse in corso un litigio. Non il primo, dato che stavano affrontando un periodo di crisi coniugale. Al culmine dell'alterco, l'uomo, un poliziotto in forze alla questura di Venezia, avrebbe estratto un coltello e colpito la moglie, infermiera all'ospedale dell'Angelo di Mestre, ferendola. Quindi le urla e il disperato tentativo di fuga verso l'esterno della villetta. La donna avrebbe raggiunto la strada e qui sarebbe inciampata e caduta. Il poliziotto l'ha seguita con la pistola d'ordinanza in mano, evidentemente determinato a portare a termine la sua furia omicida: ha aperto il fuoco contro la moglie, uccidendola sul colpo. Subito dopo ha rivolto l'arma verso se stesso, sparando di nuovo e morendo a sua volta. Gli investigatori della squadra mobile di Venezia indagano coordinati dalla procura, mentre la polizia scientifica, intervenuta sulla scena, sta effettuando i rilievi tecnici. Sui corpi sarà effettuata l'autopsia.

Il Pm Fabrizio Celenza conferma che sono stati esplosi solo due colpi, entrambi fatali. Per il resto sono ancora da chiarire i contorni di questo omicidio-suicidio, l'ultimo di una lunga lista di delitti che vedono donne vittime della follia dei propri compagni, o ex: il quarto femminicidio nel Veneziano nel giro di meno di due mesi. Due i figli della coppia, entrambi minorenni. In quel momento erano lontani da casa, in vacanza dai nonni. La strada, una piccola via di campagna, è stata chiusa per consentire i rilievi; è stata riaperta solo dopo le 14, in seguito alla rimozione delle salme da parte delle onoranze funebri LBM.

"Ho sentito delle urla - ha riferito un vicino di casa - mai avrei pensato che sarebbe potuto succedere qualcosa del genere. Non sapevo che ci fosse in atto una separazione. Io li ho visti spesso, sembravano sempre tranquilli".

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