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Cronaca

La guardia di finanza recupera un inedito del maestro Emilio Vedova

L’opera era stata sottratta negli anni Ottanta dal laboratorio dell’artista; negli anni successivi, poi, ignoti vi hanno apposto una firma fasulla

TREVISO La Guardia di Finanza di Treviso ha recuperato un inedito progetto dell’artista Emilio Vedova (1919 – 2006), nato e vissuto a Venezia, tra le figure di spicco del secondo Novecento. L’opera è stata consegnata il 6 ottobre all’omonima Fondazione di Venezia, che cura e valorizza il patrimonio artistico e la memoria storica del Maestro.

Grazie ad un’efficacie attività investigativa a tutela del patrimonio artistico nazionale, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Treviso hanno ritrovato e posto sotto sequestro, presso una famosa galleria cittadina, “un programma di lavoro in vista della realizzazione di alcuni grandi tondi coincidenti con l’inizio del ciclo artistico “In continuum””, progetto dell’artista veneziano così definito dal direttore dell’Archivio e Collezione “Fondazione Vedova”, dottor Fabrizio Gazzarri.

Dopo il rinvenimento, il manufatto è stato esaminato dalla Commissione tecnica della Fondazione che ne ha certificato l’autenticità, disconoscendo, tuttavia, la firma. Le indagini della Guardia di Finanza trevigiana hanno consentito di appurare che, alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, l’opera era stata con ogni probabilità sottratta in modo fraudolento dal laboratorio dell’artista; negli anni successivi, ignoti vi hanno apposto la firma falsa al fine di accrescerne l’appetibilità commerciale. Il progetto testimonia un momento fondamentale della vita artistica del Vedova: l’approdo alla tecnica dei cosiddetti “tondi”, opere pittoriche realizzate su telai circolari che costituiscono una delle produzione artistiche più caratterizzanti del Maestro. 

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