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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Fossalta di Piave

Ancora grave l'operaio caduto da nove metri di altezza, cantiere al setaccio

C.S., il 27enne romeno caduto domenica da nove metri nel cantiere di Fossalta di Piave, rimane in rianimazione. Interrogati i colleghi presenti al momento dell'incidente. Sulle cause è ancora giallo

Continuano a essere gravi le condizioni di C.S., l'operaio ventisettenne di nazionalità romena caduto da nove metri di altezza nel cantiere di costruzione del nuovo ponte autostradale sul fiume Piave. I medici non sciolgono la prognosi del lavoratore, ricoverato in rianimazione e residente a San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino. Il giovane è dipendente della "Lleti" di Benevento, ma distaccato alla "Smi Italia" di Pozzuoli, che aveva ottenuto in subappalto l'incarico di costruzione dell'opera da Impregilo, titolare dei lavori.

L'operaio sarebbe caduto mentre assieme ad alcuni colleghi stava costruendo un ponteggio in modo da poter poi saldare dei tubi del ponte. Poi lo schianto a terra. I tecnici dello Spisal dell'Ulss 10 oggi hanno ascoltato le testimonianze degli altri lavoratori presenti (non più di quattro). Tutti della stessa azienda campana. Ancora non sarebbe chiara la dinamica di quanto accaduto. Ci sarebbe stato un secondo dipendente vicino a C.S., impegnato in delle saldature, ma non avrebbe assistito alle fasi iniziali dell'incidente.

Intanto la porzione di cantiere di Fossalta di Piave interessata dalla tragedia è stata posta sotto sequestro probatorio, come tutte le autorizzazioni e i piani operativi di sicurezza presentati a inizio lavori. I dettagli organizzativi nella costruzione del ponte vengono passati al setaccio. E' ancora presto, però, per capire se si siano verificate delle inosservanze delle norme di sicurezza. Il fatto che l'azienda fosse al lavoro di domenica e che Autovie Venete (il committente dell'opera) non ne fosse a conoscenza, come comunicato dall'azienda stessa domenica pomeriggio, sarà oggetto di approfondimenti. L'intento è capire se il responsabile della sicurezza del cantiere ne era a conoscenza.

Impregilo intanto comunica di essere a disposizione degli inquirenti. Ha consegnato tutta la documentazione richiesta. L'azienda di Pozzuoli per cui lavorava C.S., trattandosi della costruzione di un'opera "particolare", era infatti soggetta a un piano di sicurezza ad hoc.

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