Perde l'equilibrio e cade da 9 metri, un operaio grave al Petrolchimico

Perde l'equilibrio e cade da un'impalcatura, schiantandosi al suolo dopo un volo di una decina di metri. Grave incidente sul lavoro nel primo pomeriggio di mercoledì al Petrolchimico di Porto Marghera, dove un operaio dipendente di una ditta di manutenzioni mentre si trovava su un ponteggio per qualche contrattempo sarebbe uscito dall'area di sicurezza precipitando al suolo da un'altezza di nove metri.

Sulle cause che hanno portato allo schianto stanno indagando gli ispettori dello Spisal dell'Ulss 12, intervenuti sul posto subito dopo l'ambulanza del 118. Il ferito è apparso subito in gravi condizioni, molto dolorante a causa dei traumi subiti. E' stato imbarellato e caricato a bordo del mezzo di soccorso, per poi essere trasportato in codice rosso all'ospedale Dell'Angelo di Mestre. Avrebbe riportato delle pesanti fratture: quattro costole rotte, oltre che il femore e il bacino. Preoccupazione anche per un trauma cranico causato dalla caduta, attutita da alcune sporgenze contro cui il ferito ha battuto prima di raggiungere il terreno. Solo nei prossimi giorni si potrà capire l'evolversi del quadro clinico, anche se lo sventurato non sarebbe stato dichiarato in pericolo di vita.

Provvidenziale l'immediata richiesta d'aiuto dei colleghi del manutentore, che hanno chiamato i soccorsi nella zona fredda dell'impianto di cracking, all'altezza del corridoio 213. Dove il lavoratore è scivolato dal ponteggio che stava percorrendo per raggiungere la zona in cui avrebbe dovuto operarei: "Al momento non ci sono note le dinamiche dell'accaduto ed eventuali responsabilità - commenta Massimo Meneghetti, segretario provinciale della Femca Cisl - potremo esprimerci solo dopo che lo Spisal avrà concluso gli accertamenti". Sulla stessa lunghezza d'onda Riccardo Coletti, segretario della Filctem-Cgil: "Ci hanno avvisato tardi - commenta - anche noi abbiamo i nostri rappresentanti per la sicurezza. Aspettiamo gli accertamenti dello Spisal".