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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Tornano a vedere dopo tanti anni, successo dell'"occhio bionico"

È il primo impianto di retina artificiale in un ospedale italiano non universitario: tra i due pazienti a cui è stata applicata la protesi c'è una mestrina di 53 anni

Qualcosa di simile a un miracolo, la riacquisizione della vista dopo anni di assoluta cecità: è ciò che devono aver pensato i due pazienti sottoposti nell'ospedale di Camposampiero all'impianto della retina artificiale "Argus II", il cosiddetto "occhio bionico". Sono una 53enne di Meste e un 65enne di Bassano, operati circa un mese fa e ora, come riporta il Corriere del Veneto, in fase di riabilitazione.

Il successo dei due interventi sarà raccontato mercoledì a Camposampiero, alla presenza del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: l'evento è importante, perché si tratta del primo impianto di retina artificiale in un ospedale italiano non universitario. Intanto si guarda già al futuro, dal momento che a breve l'operazione sarà replicata su altri due pazienti. Da notare che l’occhio bionico può essere installato solo su persone nate vedenti e successivamente accecate da patologie degenerative, ma non su ciechi dalla nascita: questo perché è necessario che ci siano ancora fibre nervose attive.

Per ora i due pazienti vedono contorni, sagome, ombre e luci, ma col tempo andrà sempre meglio. Il sistema "aggancia" attorno all’occhio un trasmettitore e un’antenna, mentre un cavetto si stende sulla superficie della retina. Il paziente deve indossare un paio di occhiali speciali dotati di telecamera, che invia dati a un microcomputer sistemato sulla sua cintura: questo a sua volta gira gli impulsi wireless al trasmettitore attorno all’occhio. Le performance della protesi sono comunque in continuo miglioramento, dato che il progetto è in evoluzione.

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