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Cronaca

Sciopero Actv venerdì 24 gennaio Ecco gli orari e le corse garantite

Alta adesione alla protesta indetta da Usb, che contesta gli accordi firmati il 17 ottobre e il relativo referendum. Tre bus su quattro non partiti

I lavoratori del trasporto pubblico veneziano tornano sulle barricate: venerdì infatti lo sciopero indetto da Usb ha fatto il pieno di adesioni. Per quanto riguarda i vaporetti, infatti, si sono astenuti dal lavoro il 48,1% dei dipendenti. Per quanto riguarda il settore automobilistico, invece, gli autisti che non si sono messi al volante sono stati poco meno del 76%. Tre pullman su quattro (con le dovute differenze area per area) non sono passati alle fermate, creando non pochi disagi per i pendolari. Che gioco forza hanno preferito il treno. Lo sciopero di 24 ore, indetto dal sindacato di base Usb, contesta l'accordo del 17 ottobre firmato dalle altre firme, le riduzioni del servizio e la presenza di Actv nelle partecipate comunali. A ciò si aggiunge anche la rimodulazione dei "girocittà" in laguna.

GLI ORARI – La protesta è iniziata al cambio di data e continuerà fino a mezzanotte, coprendo quindi 24 ore intere. Per quanto riguarda il settore automobilistico, comunque, saranno in vigore le consuete fasce protette per consentire a studenti e lavoratori di raggiungere le scuole e gli uffici: dalle 6 alle 9 del mattino gli autobus sono circolati normalmente, così come dalle 16.30 alle 19.30. Per quanto riguarda il settore nautico, invece, saranno in vigore gli orari minimi concordati con Actv. È prevista anche una manifestazione di protesta.

CONTRO TUTTI – Usb, assieme alla protesta di venerdì 24, ha anche preparato il ricorso contro la sentenza depositata l'8 gennaio dal giudice del lavoro, un verdetto che respingeva il precedente ricorso del sindacato contro il referendum del 29 e 30 ottobre, che secondo Usb presentava vizi ed irregolarità che avrebbero dovuto invalidarne il risultato: per la sigla, infatti, si sarebbe fatto credere ai lavoratori che la consultazione sarebbe stata vincolante, quando in realtà non poteva modificare l'accordo firmato il 17 dello stesso mese da Filt-Cgil, Filt-Cisl, Uilt, Faisa e Ugl. Usb contesta anche, come già anticipato, le nomine dei quadri Actv all'interno dell'organigramma di Alilaguna, Venice By Boat e Linea Spa. Per tutti questi motivi venerdì 24 si prevede un'altra giornata di fuoco, anche perché, come sottolinea lo stesso sindacato, "sono in molti tra i lavoratori del trasporto pubblico a non voler accettare l'accordo".

LE DICHIARAZIONI – Usb, attraverso una nota, ha comunicato che quella di venerdì è “una sfida grande, ma non bisogna pensare di affrontarla stando chiusi nelle nostre quattro mura senza una visione più ampia, le privatizzazioni del Tpl corrono veloci, occorre quindi che, alla stessa velocità, noi riaffermiamo la nostra volontà di un trasporto pubblico al servizio dei cittadini. Infatti, - continua il sindacato - laaddove i servizi di trasporto pubblico locale sono stati privatizzati o liberalizzati, abbiamo assistito ad un decadimento generale del servizio offerto ed una susseguente perdita di diritti e di salario dei lavoratori”. Usb si dice quindi contraria allo smantellamento del Tpl e alle privatizzazioni, oltre che alla “riduzione continua di risorse e di servizi (camuffati da riorganizzazioni ed efficientamento) e alla riprogrammazione al ribasso dei servizi minimi essenziali”.

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