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Cronaca

Nuova ordinanza della Capitaneria di porto per i pescaggi

Dimensioni delle navi, maree e sicurezza a Porto Marghera. Le valutazioni caso per caso della Commissione accosti. Rilievi delle profondità e monitoraggio dei piloti e dell'Autorità portuale. L'ira della Filt Cgil: «Disposizione contro il lavoro»

Nuova ordinanza della Capitaneria di porto, martedì primo ottobre, per fissare altri limiti ai pescaggi delle navi a Venezia e Marghera (in relazione al peso imbarcato, alla grandezza dell'imbarcazione e altre variabili, influenzano la possibilità di navigare o meno, a seconda della profondità del fondale di transito, e l'ingresso nei porti), e ridefinire la navigabilità in deroga a quanto stabilito dalle disposizioni del 2106, dalle rettifiche del 2018 e dai provvedimenti del 2019.

La critica

Critico il sindacato Cgil Trasporti: «Un'ordinanza fatta contro il lavoro. Chiederemo alla Capitaneria un incontro immediato. Comprendiamo le ragioni della sicurezza e i valori dei rilievi dei fondali che possono essere alla base delle decisioni del ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Ma ci risulta, e stiamo verificando, che in porti come Genova e Fiume (in Croazia) la tolleranza sia maggiore, nonostante gli scogli sui fondali, quando i nostri essendo sabbiosi sono meno pericolosi. Ricordiamo che ogni 10 centimetri ridotti sono 100 container persi in entrata e uscita dal porto. Almeno mantenere i 12, al netto dello scalino del Mose, come piano regolatore portuale, consentirebbe di tenere e difendere il traffico che abbiamo e il lavoro. Mentre sulla partita gioca, e non poco, la valutazione dei Piloti».

Queste le riduzioni (tabella della Capitaneria):

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I limiti San Leonardo-Fusina

«Si è proceduto - si legge nell'ordinanza - alla temporanea riduzione degli ordinari valori di pescaggio massimo consentito per il transito delle navi lungo il canale Malamocco – Marghera, in attesa del completamento degli interventi urgenti per il ripristino delle quote batimetriche (misure delle profondità e rappresentazione cartografica dei fondali). Sono stati parzialmente revisionati – in aumento – i valori limite dei pescaggi del tratto di canale compreso tra la curva di San Leonardo e il terminal Fusina che, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e ai conseguenti rilievi di profondità, hanno fatto registrare un parziale miglioramento delle condizioni di sicura percorribilità, per le navi di larghezza non superiore a 36 metri».

La sicurezza

Nel 2016 è stata istituita la Commissione accosti del porto di Venezia composta da un rappresentante della Capitaneria di porto che la presiede e da un rappresentante di ciascuno dei servizi tecnico nautici (pilotaggio, rimorchio e ormeggio). «Tenuto conto del parere tecnico – nautico espresso dal capo pilota della corporazione estuario veneto, il 12 settembre 2019 - scrive la Capitaneria - si è ritenuto di adeguare alle variazioni registrate le temporanee limitazioni, a tutela della sicurezza della navigazione, tenuto conto che, fino al definitivo consolidamento delle casse di colmata a sud di Fusina, non può escludersi un ulteriore peggioramento delle condizioni minime di sicurezza».

Le valutazioni

Le manovre che impegnano l’ingresso e l'uscita di navi, in condizioni di pescaggio vicine ai valori indicati, saranno oggetto di specifiche valutazioni da parte della Commissione accosti, «tenuto conto della sicurezza della navigazione e delle caratteristiche strutturali, dimensionali, evolutive e tecniche delle navi, nonché del livello di marea in atto. Di questo sarà data comunicazione alla marittima di riferimento e al comando di bordo. Al fine di garantire - conclude la disposizione - la sicura percorribilità del canale Malamocco – Marghera, l’Autorità di sistema portuale farà rilievi, con cadenza almeno trimestrale, del tratto del medesimo canale tra il curvone di San Leonardo (compreso) e il bacino di evoluzione 4 (escluso). I risultati saranno messi a disposizione della Capitaneria di porto di Venezia». Oggi, mercoledì 2 ottobre, conferenza dell'Autorità portuale a Santa Marta.

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