rotate-mobile
Cronaca San Marco / Piazza San Marco

"Ordinanza illegittima", saltano i limiti alle Grandi Navi nel 2015

Il Tar ha annullato le soglie limite introdotte dal decreto "Clini-Passera" per la mancanza di una via alternativa per raggiungere la Marittima

Ordinanza della capitaneria di porto illegittima, saltano le limitazioni alla stazza delle grandi navi che nel 2015 transiteranno nel canale della Giudecca (quindi anche davanti a piazza San Marco). A deciderlo è stato il Tar del Veneto, che con una sentenza depositata venerdì ha disposto l'annullamento della disposizione. Dopo il ricorso presentato da Vtp, Venezia Terminal Passeggeri. Liberi tutti, dunque? Non proprio. Visto che le compagnie di crociera avevano già schedulato i transiti a Venezia tenendo conto dei paletti inseriti nel decreto Clini-Passera, sottolineando che in ogni caso avrebbero accettato indipendentemente dagli obblighi di legge le nuove restrizioni. Ora si tratterà di vedere se saranno di parola.

Saltano dunque le soglie di 40mila GT (gross tonnage) per il 2014 e di 96mila GT per il 2015. In particolare i giudici del tribunale amministrativo hanno rilevato l'illegittimità dell'ordinanza perché i limiti previsti dal decreto Clini-Passera "avrebbero potuto applicarsi soltanto a partire dalla messa a disposizione di vie di navigazione alternative rispetto a quelle attualmente in uso e allo stato ancora non praticabili" e per "difetto assoluto di istruttoria non essendo stata svolta alcuna valutazione e ponderazione degli interessi pubblici e privati interessati dai divieti riportati nell'ordinanza impugnata". Insomma, niente scavo del canale Contorta (o comunque niente via alternativa alla Marittima), niente limitazioni.

Una decisione destinata a riaccendere il dibattito sui transiti delle grandi navi nel Bacino di San Marco, tra comitati che chiedono che le crociere vengano estromesse completamente dalla laguna e associazioni che invece sottolineano come quest'ultime assicurino al territorio migliaia di posti di lavoro. Da salvaguardare.

VTP ESULTA - "Spero che la sentenza del Tar induca il Governo a varare quei provvedimenti che potranno servire dal 2016 alle compagnie di crociera a fare ritorno a Venezia. Per quest'anno, intanto, registreremo che non arriverà nessuna nave sopra le 96mila tonnellate, anche se la decisione dei giudici amministrativi lo permetterebbe". A dirlo è Sandro Trevisanato, presidente di Venezia Terminal Passeggeri, secondo cui "il governo si sbrighi se non vuole perdere una della poche eccellenze che abbiamo". In sostanza, il presidente di Vtp chiede che vengano pure valutate misure 'cautelative' a favore della salvaguardia della città lagunare ma non possono essere "interdittive" in assenza di una soluzione diversa immediatamente percorribile dalle navi. "Intanto - sottolinea - per quest'anno perderemo 200-300 mila passeggeri".

I MINISTERI - Di tutt'altro avviso il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, che su twitter interviene a stretto giro di posta: "Governo conferma no a condomini galleggianti nel bacino di San Marco. Laguna patrimonio assoluto da difendere". Inevitabile quindi che dal ministero delle Infrastrutture arrivasse l'annuncio di ricorso al Consiglio di Stato nei confronti della sentenza del Tar: "Il risultato della valutazione di impatto ambientale per il progetto di Adeguamento del Canale Contorta Sant'Angelo è atteso per la prima metà di marzo 2015", si dichiara.


IL PORTO - “Prendiamo atto della sentenza emessa dal Tar Veneto - dichiara il presidente dell'Autorità portuale, Paolo Costa - un ulteriore stimolo affinché venga presa quella decisione capace di togliere le navi da San Marco senza mettere in crisi l’eccellenza crocieristica veneziana, consentendo così di uscire dall’impasse che dura ormai da troppo tempo. Attendiamo con fiducia le decisioni che il Governo vorrà prendere, al più presto”.

L'UNESCO -  "E' fuori discussione che l'interesse pubblico sia assolutamente prevalente. Io spero che il Consiglio di Stato faccia a sua volta giustizia rispetto a questa decisione del Tar del Veneto. E' proprio vero che qualche volta i giudici a Berlino sono assenti". Lo afferma il presidente della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco, Giovanni Puglisi: "Sono allibito dal provvedimento del Tar del Veneto - argomenta Puglisi - perché, secondo me, non rende giustizia non tanto alla decisione della Capitaneria di Porto, quanto ai veneziani stessi, agli italiani, al buon senso, al gusto estetico di un Paese che ha la necessità di vedere valorizzati i suoi beni culturali. Sono altrettanto allibito dalla motivazione. Com'è possibile che un organo pubblico come il Tar si ponga un problema del genere sulla carenza di valutazione degli interessi pubblici e privati interessati dai divieti? Ma quale può essere la conflittualità fra interesse pubblico e privato nel contesto?".

CONFINDUSTRIA - "La decisione non fa che riconoscere quanto da tempo associazioni di categoria, sindacati e addetti ai lavori hanno perentoriamente denunciato: che serve al piu' presto prendere una decisione sulla scelta della via per l'arrivo in Marittima". A sottolinearlo il presidente di Confindustria Venezia, Matteo Zoppas, secondo cui "questo è esattamente quanto prevedeva il Decreto Clini-Passera". Da Zoppas è arrivato anche un invito a non dimenticare che si tratta di un settore che ocupa "oltre 5000 persone che vivono ormai da 3 anni con una spada di Damocle sulla testa". "Anche se, sulla carta, sono stati cancellate le limitazioni di fatto abbiamo perso occasioni, economia e quindi impresa ed occupazione - ha concluso il presidente di Confindustria Venezia - Il nostro auspicio è che questa sentenza, anziché alimentare nuove polemiche strumentali, possa invece essere utile per risvegliare la responsabilità politica di questa decisione e accelerare la messa in cantiere della soluzione più idonea a tutelare tanto la città di Venezia quanto il suo indotto economico".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Ordinanza illegittima", saltano i limiti alle Grandi Navi nel 2015

VeneziaToday è in caricamento