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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Eraclea

Altri 16 profughi a Eraclea, il sindaco: "Pronti ad azioni incivili"

Comune chiede aiuto alla Regione e al Governo per risolvere il problema legato ai migranti. Comunità di profughi continua a crescere: "Via Cuttaia"

Nonostante le polemiche e nonostante le prese di posizione sempre più nette anche di esponenti di spicco della politica locale, la questione profughi continua a essere al centro dell'attenzione. Anche perché gli arrivi a Eraclea Mare non si fermano: di sicuro sono giunte nella località balneare mercoledì mattina sei donne nigeriane, cui si aggiungono altri dieci migranti di nazionalità bengalese. Il contingente ospitato nel residence "Magnolie", dunque, aumenta sempre più, toccando almeno le 251 unità. Una situazione che fa sbottare il sindaco Giorgio Talon, con le mani legate rispetto a un'organizzazione dell'ospitalità che vede come parti in causa prefettura e in questo caso privati. Uno scontro istituzione che ha indotto il primo cittadino a dirsi pronto anche a "proteste incivili": "Mi umilia il fatto di non avere alcun potere di risolvere questa disgrazia che ci è capitata - dichiara - Io rappresento lo stato di disperazione degli operatori di Eraclea Mare. Mi appello al ministero degli Interni, perché il tempo delle azioni civili è finito. La mia gente chiede un segno di protesta, anche scorretto". 

La questione profughi naturalmente ha tenuto banco anche durante l'ultimo Consiglio comunale straordinario. Alla fine maggioranza e opposizione sono giunte all’approvazione di un ordine del giorno unitario, per cercare di "smuovere" la situazione riguardante la comunità dei profughi del Comune. Il Consiglio ritiene necessaria una stretta collaborazione tra tutte le istituzioni, richiedendo ufficialmente al Governo italiano di dichiarare lo stato di emergenza, come già successo nel 2011, per risolvere in tempi brevi il problema dei migranti.

Sono state mosse critiche nei confronti del Governatore del Veneto Zaia, al quale si chiede di “attuare un piano di accoglienza che porti all’equa ripartizione dei migranti tra i Comuni, in conformità all’accordo Stato/Regioni del 10/07/2014". Nel documento unitario si richiede al Ministero dell’Interno di trasferire i profughi presenti attualmente ad Eraclea Mare, cessando anche l’invio sul territorio comunale di altri richiedenti protezione internazionale.

Il Consiglio caldeggia inoltre “il trasferimento ad altra sede del Prefetto Cuttaia” per i danni che avrebbe causato all’economia e all’ordine del territorio di Eraclea. A tal proposito, con una nota ufficiale, CGIL, CISL e UIL affermano di aver chiesto al Prefetto un "incontro per valutare la situazione anche dal punto di vista delle ricadute sul piano lavorativo", visto che l'emergenza è esplosa in pieno periodo balneare.

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