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Cronaca

Osellino Marzenego, Pd: "Peggiorano le condizioni del fiume le istituzioni provvedano"

Il piano per qualificare il corso d'acqua costa circa 29 milioni: "I soldi della legge speciale, dati al Veneto, non ci sono e mancano i 2 milioni del Provveditorato alle opere pubbliche"

La manifestazione di sabato ha riunito tutti i circoli del Partito Democratico della terraferma: Campalto, Favaro, Tessera, Viale San Marco, Carpendo-Bissuola e Mestre centro, sul progetto di riqualificazione ambientale del basso corso del fiume Osellino Marzenego.

"Degrado e rischio esondazione"

"Il progetto -scrive il Pd -, previsto in un accordo di Programma sottoscritto da Regione del Veneto, Magistrato alle Acque, Comune di Venezia e Consorzio Acque Risorgive, il 13 aprile 2006, è ancora in attesa di essere eseguito. Nel frattempo la situazione di degrado del fiume è andata via via peggiorando tanto da comprometterne la navigabilità, la condizione ambientale delle acque, e la pericolosità per il rischio esondazione a causa della crescente fragilità degli argini. Il nostro è un sollecito nei confronti della Regione, del Comune di Venezia e della Città Metropolitana, affinché si facciano parte attiva per l'esecuzione dello scavo dell'Osellino Marzenego, per il tratto da Mestre fino alla foce".

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'Mancano i soldi'

"Il nuovo progetto che ha recepito le osservazioni delle Municipalità e dei cittadini, sarà eseguito dal Consorzio Acque Risorgive e costerà 28 milioni e 970 mila euro, che dovrebbero arrivare per gran parte dai fondi dati alla Regione Veneto dalla Legge Speciale per Venezia, dal Provveditorato alle Opere Pubbliche, ex Magistrato alle Acque, e per 450 mila euro dal Comune di Venezia. Nel bilancio della Regione questi fondi non ci sono - scrive il Pd - e mancano anche i 2 milioni del Provveditorato. Inoltre il Comune di Venezia deve ancora predisporre la variante urbanistica per l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio delle nuove aree interessate, e la dichiarazione di pubblica utilità".

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'Contro l'inerzia'

Il piano è ora all'esame della Direzione Regionale Ambiente che sta predisponendo l'istruttoria per sottoporlo alla Commissione Tecnica Regionale Ambiente. Una volta approvato la Direzione dovrà emettere il decreto che dichiara la pubblica utilità e impegna la relativa spesa. La manifestazione di sabato è stata decisa per riportare l'attenzione delle istituzioni, in particolare della Regione e il Comune di Venezia, affinché finalmente si scuotano dall’inerzia e diano soluzione al problema che sta diventando sempre più urgente. Invitate alla manifestazione la Municipalità di Favaro e di Mestre. "Facciamo appello a tutti i consiglieri regionali e ai neo parlamentari di tutte le forze politiche - concludono  circoli del Pd - affinché sostengano, in tutte le sedi deputate le iniziative utili a risolvere questo problema così urgente per tutta l’area mestrina e della gronda lagunare".

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