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Cronaca

Gli ospedali verso la normalità, ma i reparti Covid sono sempre pronti a essere riattivati

Nell'Ulss 3 ci saranno comunque 70-80 posti letto stabili in terapia intensiva. I dati sull'utilizzo della sanità tornano lentamente ai livelli di un tempo, mentre vengono potenziati i servizi di prenotazione

La ripresa della sanità "normale" è avviata e le attività degli ospedali sono tornate, per la maggior parte, alla completa operatività. Le asl veneziane hanno dato oggi un aggiornamento della situazione sul fronte Covid-19: nel territorio di competenza dell'Ulss 3, in particolare, le curve continuano a essere stabili (tra ieri e oggi sono stati rilevati due nuovi casi di positività al coronavirus, entrambi operatori sanitari, asintomatici) e le persone attualmente positive sono 68, di cui 14 ricoverate, tutte in reparto (area non critica), tra Dolo e Villa Salus. I dipendenti dell'Ulss 3 attualmente positivi sono 10 (6 infermieri, un medico e 3 oss, tutti in isolamento domiciliare).

Reparti Covid

È confermato il dato, stabile da una decina di giorni, di zero pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva. Dall'inizio dell'epidemia, nell'Ulss3, 1.598 persone sono guarite (o negativizzate) e 243 sono decedute. Il numero dei posti letto in terapia intensiva segna un ulteriore passo verso una normalità "condizionata": erano stati portati a 101 a metà marzo, poi, a partire da maggio, superata la fase più critica, sono stati ridotti e ora siamo a 75-80, cifra che dovrebbe restare più o meno stabile nei prossimi tempi. Quindi, tra i 20 e i 30 in più rispetto ai tempi pre-Covid. Quelli che vengono dismessi, comunque, sono pronti a essere riallestiti velocemente: «In caso di necessità siamo in grado di rimetterli tutti in funzione nel giro di 24 ore», assicura il direttore Giuseppe Dal Ben, che aggiunge: «Non abbiamo vinto la guerra, possiamo dire che ci siamo difesi bene arrivando a questi risultati. Conosciamo ancora poco del virus, ogni giorno impariamo qualcosa in più ma la cura, per ora, non esiste. In autunno potrebbe tornare una seconda ondata: speriamo sia meno grave possibile ma bisogna essere pronti. Nel frattempo bisogna continuare a fare attenzione e rispettare le norme sul distanziamento sociale, l'uso delle mascherine, il divieto di assembramenti». Infine il dato sui tamponi: in totale l'Ulss 3 ne ha eseguiti 81.841, di cui 3.119 hanno dato esito positivo (il 3,8%), dato in calo rispetto alla fase più acuta, in marzo, quando era oltre il 5%.

L'ospedale di Dolo

Quello di Dolo, assieme a Villa Salus, è l'unico ospedale dell'Ulss 3 in cui resta un "reparto Covid" operativo, ormai in via di smaltimento: «Il blocco sud è ancora occupato con alcuni pazienti - ricorda Dal Ben - mentre il blocco nord è liberato. Quando libereremo il blocco sud, speriamo presto, potremo proseguire nel completamento della ripresa delle attività. A Dolo, al momento, è ferma solo l'area materno-infantile, che è provvisoriamente spostata a Mirano e che sarà riattivata quando avremo le condizioni di sicurezza per farlo. Gli altri tipi di prestazione stanno tornando ai livelli normali: l'attività chirurgica, ad esempio, è già praticamente ai livelli medi del 2019». In caso di necessità future, come stabilito dalla Regione, Dolo e Villa Salus resteranno gli ospedali di riferimento per il Covid.

Accessi, Cup e call center

I dati sulle prestazioni ospedaliere, come detto, stanno tornando lentamente ai livelli di un tempo. Questo vale in particolare per l'attività chirurgica, le visite e i prelievi; meno per gli accessi al pronto soccorso, che restano in media piuttosto bassi. D'altra parte, come evidenziato più volte nelle scorse settimane, non si entra più all'ospedale come una volta: serve una prenotazione e ci sono i controlli all'ingresso. Per questo l'Ulss 3 ha lavorato sul potenziamento dei sistemi di prenotazione del Cup: le linee telefoniche, alla fine dell'adeguamento, saranno più che raddoppiate (da 60 a 120 a Venezia-Mestre, da 30 a 90 a Dolo-Mirano, con diversi nuovi addetti al call center). I numeri sono molto alti, si parla di 250mila telefonate nel mese di maggio fra i tre distretti: il doppio rispetto a gennaio. Anche per questo, l'Ulss invita gli utenti a sfruttare il form online di prenotazione che è stato attivato sulla home page del sito e che permette di inserire i propri dati per essere richiamati, oppure di saltare un passaggio se si tratta di fare una prenotazione con ricetta.

«Le funzioni sono presenti nella home page del sito della nostra azienda sanitaria - ne indica il funzionamento Antonio Baccan, il responsabile dell’ufficio relazioni con il pubblico -. Su "Prenotazioni e disdette" si sceglie il distretto di riferimento. Si viene indirizzati così a un modello di compilazione online per la prenotazione della prestazione, dove sarà l’utente a inserire i riferimenti della sua ricetta medica. Oppure, poco più in basso, l’utente può cliccare un bottone verde per chiedere di essere ricontattato dal Cup. Verrà richiamato al massimo entro le 48 ore successive. Quest'ultima è una modalità introdotta da un mese, e nelle ultime quattro settimane quasi tremila persone hanno scelto di utilizzarla: solo ieri gli utenti che hanno contattato in questo modo il Cup sono stati 231». Altro metodo di prenotazione è quello del progetto Farmacup, cioè dalla farmacia. Nel distretto veneziano hanno aderito 81 farmacie su 101, 60 su 72 a Mirano Dolo e tutte le 22 di Chioggia. In alcune di queste si può pagare anche il ticket.

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