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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Mirano

Segregate in casa da un padre-padrone: la vicenda a pochi passi da Mirano

Un operaio 48enne di origine marocchina sarebbe accusato d'aver segregato in casa la moglie e la figlia, ricorrendo spesso anche a violenze per futili motivi

Un padre padrone che non permetteva che la figlia e la moglie potessero uscire di casa, la violenza a fare da deterrente ad ogni loro tentativo di fuga e due vite a cui era stata rubata la libertà. Come riporta Il Gazzettino, nella giornata di mercoledì, al Tribunale di Venezia, una donna marocchina ha trovato il coraggio di raccontare la sua storia, fatta di paura e costrizione.

L'imputato, un uomo di 48 anni anche lui di origine marocchina, è stato ora allontanato dalla famiglia con una disposizione del giudice del Tribunale di Venezia. Mercoledì infatti si è aperto il processo all'uomo, accusato di maltrattamenti alla moglie ed alla figlia. La vicenda sarebbe avvenuta in un piccolo paese del Miranese, e sarebbe uscita allo scoperto proprio grazie al coraggio della figlia, oramai 20enne.

La ragazza infatti, dopo l'ennesima violenza subita, avrebbe trovato la forza di recarsi dai carabinieri e denunciare il padre-padrone che le aveva rubato un bel pezzo di vita. L'incubo delle due donne sarebbe iniziato nel 2008, quando avrebbero raggiunto l'uomo nel Veneziano. Il 48enne però avrebbe da subito agito in modo prepotente, relegando la moglie e la figlia in casa e permettendo alla più piccola d'uscire solamente per andare a scuola, mentre alla consorte di mettere piede fuori di casa solamente per accompagnarlo a fare le spese. Ora a suo carico è iniziato il processo. Nella prima udienza però, l'uomo non si è presentato in tribunale.

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