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Cronaca Mira / Oriago

"Pagavano e il test per la patente lo compilava l'esperto al posto loro"

Chiusura indagini per dodici persone, tra cui i titolari di due autoscuola di Oriago e di Marghera, accusati di aver fatto parte dei raggiri

Chi aveva perso la patente (per un qualsiasi motivo) poteva tirare un sospiro di sollievo. L'esame di teoria non sarebbe stato un ostacolo troppo ostico da superare per riottenere la licenza di guida. L'avrebbe sostenuto infatti un "esperto" al posto suo. Dopo tre anni di accertamenti condotti dagli agenti della polizia stradale, infatti, sono stati recapitati dodici avvisi di chiusura indagini (che potrebbero preludere a un rinvio a giudizio) nei confronti di due titolari di autoscuole, una con sede a Oriago di Mira e una con sede a Marghera. Stesso destino anche per i clienti che si sarebbero prestati al raggiro.

Gli accertamenti sono scattati nel 2010 dopo una segnalazione che qualcosa non andava per il verso giusto da parte della Motorizzazione Civile. Gli investigatori della Stradale, quindi, hanno scoperchiato il calderone. Secondo l'accusa, che naturalmente dovrà reggere alla prova del Tribunale, il titolare dell'autoscuola di Oriago di Mira, di 57 anni, avrebbe inaugurato il "sistema" appoggiandosi a un "esperto" di quiz ministeriali di 25 anni. Era lui a rispondere materialmente alle domande a risposta multipla, non il cliente. Dietro pagamento.

La prova pratica, poi, veniva sostenuta dal cliente vero e proprio, il più delle volte già esperto di guida. Questa condotta sarebbe quindi stata "copiata" anche da un'altra autoscuola di Marghera. Gli accertamenti sono continuati fino al 2013, tra denunce e sequestri, tra cui spiccano quelli delle carte d'identità consegnate dai candidati in modo da poter sostituire la foto con quella dell'esperto di quiz "di turno". Le persone finite nel mirino del pubblico ministero, quindi, potrebbero dover rispondere di falso in atti pubblici e di sostituzione di persona.

La polizia stradale fa sapere che le indagini, però, continuano. Nell'ambito dell'inchiesta sarebbero infatti stati scoperti altri casi di truffa simili, con vari espedienti utilizzati durante l'esame teorico per ottenere la patente. Per esempio attraverso l'utilizzo di ricetrasmittenti miniauturizzate per tenersi in contatto con l'esperto appostato all'esterno della sala esami, pronto a suggerire le risposte esatte del test.

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