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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Lido

Palazzo del Cinema, il progetto del riordino definitivo entro fine anno

Il Comune garantisce: a novembre i lavori verranno inseriti nel bilancio e per agosto 2014 sarà possibile iniziare con gli interventi di riqualificazione

Il Comune di Venezia si impegna a chiudere entro il 2013 la fase del progetto definitivo del recupero delle aree del Palazzo del Cinema del Lido. Lo ha detto martedì in una conferenza stampa l'assessore comunale ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni. ''Ci impegniamo fin da oggi - ha affermato - affinché i progettisti della Ati a cui abbiamo affidato la sintesi del lavoro svolto nella fase partecipativa e che sono ora chiamati a redigere il progetto definitivo sull'area del Palazzo del cinema, consegnino tale progetto all'amministrazione entro fine anno, in modo da avviare dall'inizio del 2014 la fase che ci porterà alla posa della prima pietra entro agosto del prossimo anno''.

L'incontro ha fatto il punto sul processo partecipativo per la definizione del piano di recupero dell'area del Palazzo del cinema e Casinò. ''Nessuno può dire - ha aggiunto - come finanzieremo tutto ciò, ma assicuro che nell'assestamento di bilancio di novembre inseriremo questo intervento, per dimostrare che vogliamo veramente farlo e non lasciarlo solo alla teoria''. L'appuntamento odierno ha tratto origine dall'iniziativa promossa da Comune e Municipalità che si è svolta fra maggio e agosto 2013, attraverso uno sportello di ascolto, uno spazio web, incontri pubblici e laboratori, per far emergere le aspettative e le preoccupazioni, per raccogliere le conoscenze e le proposte e per discutere e condividere le linee del futuro sviluppo di questa parte dell'isola. Come ha sottolineato il dirigente del settore urbanistica, Vincenzo De Nitto, il piano di recupero è in fase di elaborazione, e sarà completato tra settembre e ottobre (l'assessore Ferrazzi si è impegnato all'approvazione del piano in Giunta entro ottobre), e muoverà dal recupero del giardino e dalla sistemazione degli spazi esterni, mantenendo le quote dello scavo. ''Il nostro obiettivo - ha spiegato l'assessore Ferrazzi - era duplice: risolvere la questione del buco, procedendo nel contempo alla riqualificazione funzionale, architettonica e urbanistica di tutta l'area, ma anche ripensare l'area al fine di riconnettere le attività della Mostra con quelle dell'isola, facendola vivere 365 giorni l'anno e confermando la competitività della Mostra sul mercato mondiale. Ecco perché siamo ragionevolmente ottimisti riguardo alla sensibilità del Ministro della Cultura, che si è impegnato proprio qui per trovare le risorse necessarie''.

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