"Veniceland" sta arrivando, tra ceneri tossiche e contestazioni

Da anni i residenti del centro storico scherzano sulla trasformazione di Venezia in un parco dei divertimenti per turisti, risate amare, che si sono spente del tutto quando l'ironia è divenuta realtà ed è stata annunciata la realizzazione di una vera e propria “Veniceland” a San Biagio. Certo, la ditta Zamperla, che ha in carico i lavori, cerca di chiamarlo “polo multifunzionale a tema”, ma, come riporta il Gazzettino, il nome non cambia la reazione dei cittadini, ancora più feroce quando si inseriscono nell'equazione le scorie tossiche sepolte sotto l'isola.

VENICELAND ESISTERÀ DAVVERO: I DETTAGLI

DAVANTI A TUTTI – Alberto Zamperla, titolare dell'azienda vicentina, ha comunque cercato di esporre tutto il buono del progetto davanti alla cittadinanza in un assemblea pubblica che si è tenuta venerdì alla bocciofila di Sacca Fisola, ma anche in quell'occasione la musica non è cambiata: tante critiche e contestazioni, che non si sono placate neanche dopo che Zamperla ha parlato dei 500 nuovi posti di lavoro, 100 fissi e 400 stagionali per 10 mesi all’anno. I lavori dovrebbero durare due anni, ma in realtà sei mesi daranno destinati alla bonifica dell'area, un'operazione che non si rivelerà affatto facile: le ceneri tossiche stivate nella zona sono altamente volatili e non possono venire spostate, l'unica soluzione è quella di isolare tutto, 120mila metri cubi di rifiuti nocivi incapsulati e sepolti sotto il parco divertimenti. “Veniceland” costerà 80 milioni di euro e, nelle intenzioni di Zamperla, dovrebbe essere un modo per insegnare a tutti la storia e le tradizioni della laguna; eppure i veneziani, con la voce contestatrice di Tommaso Cacciari, presente in assemblea, non hanno esitazioni: Venezia va vissuta e compresa come realtà, non vista dall'alto di una ruota panoramica.

IL VIDEO PRESENTATO ALLA CONFERENZA STAMPA