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Giovedì, 28 Marzo 2024

Parto nella notte in taxi, la vigilessa Simona: «Il più bel regalo di Natale»

L'agente della polizia locale racconta i momenti di grande tensione e gioia prima e dopo aver aiutato una donna a partorire il suo bambino nel sedile posteriore del mezzo, a piazzale Roma: «Mi resterà sempre il momento in cui ho stretto il piccolo tra le braccia»

Un'esperienza che le resterà dentro per sempre. Aiutare una donna a partorire a bordo di un taxi. Non è accaduto a una levatrice ma a una vigilessa del corpo della polizia locale di Venezia. Era di servizio nella notte fra lunedì e martedì quando la macchina, con a bordo la donna incinta in preda alle doglie, raggiunto piazzale Roma ad alta velocità ha accostato, cercando aiuto, e lei non ha potuto far altro che intervenire. Non solo e non tanto chiamando il Suem 118, che sarebbe arrivato a minuti, ma seguendo le indicazioni dell'operatrice ospedaliera che, telefonicamente, gli ha impartito tutte le prescrizioni passo passo, fino alla nascita del bambino. Sangue freddo, gioia, senso di responsabiltà. Tutto il racconto di Simona Boscolo Nata, la vigilessa 29enne diventata ostetrica per una notte, e la testimonianza dell'operatore di Radio Taxi Venezia Mestre, Gianluca Visentin, conducente dell'auto a bordo della quale è nato il bambino. Madre e figlio, di nazionalità straniera, si trovano ora all'ospedale dell'Angelo per accertamenti.

Il tragitto

La giovane donna si trovava sul taxi che la doveva portare all’ospedale di Venezia, dove la coppia, originaria del Bangladesh, aveva scelto di far nascere il bambino, ma la situazione è precipitata: «Da come si lamentava - ha raccontato Visentin - ho capito che stava per partorire. Quando sono arrivato in piazzale Roma ho chiesto aiuto agli agenti di turno». A questo punto l’agente Boscolo ha fatto stendere la donna sui sedili posteriori del taxi. «Ho visto che la testa del bambino stava per uscire e poco dopo mi sono ritrovata con il bambino tra le braccia. Seguendo le istruzioni del personale del Suem ho pulito le vie aeree del piccolo, l’ho avvolto in una coperta e l’ho adagiato sul grembo della mamma. È stata un’emozione grandissima, che ricorderò per sempre».

Radio Taxi

«Non è la prima volta che accade che i nostri taxi in occasioni di emergenza siano teatro della magnifica avventura della vita. Una trentina d'anni fa, una ragazza francese che risiedeva all'hotel Vivit partorì nel taxi Pisa10 lungo il tragitto verso l'Ospedale Umberto primo».

La vigilessa aiuta una donna a partorire

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