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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Tessera

Scambio di carte d'imbarco e passaporto falso per espatriare illegalmente: tre in arresto

La polizia di frontiera ha fermato all'aeroporto Marco Polo un italiano, un ucraino ed un georgiano. Sono accusati di contraffazione di documenti

Un complesso sistema per superare i controlli all'aeroporto e permettere a un georgiano di raggiungere la sua destinazione all'estero in modo illegale. È quanto appurato dalla polizia di frontiera marittima e aerea di Venezia, che nei giorni scorsi ha scoperto in azione e arrestato un trio di contraffattori al Marco Polo di Tessera. Tutto è iniziato il 12 settembre, grazie all'intuito degli agenti che hanno deciso di tenere d'occhio un uomo di origine ucraina, K.I., 53enne, già noto per reati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina: quest'ultimo è stato osservato mentre si aggirava nell’area "land side" (libera al transito) e incontrava gli altri due in un bar dell’aeroporto: un georgiano, K.N., 39enne, e un italiano 31enne, M.U., entrambi incensurati.

Scambio di documenti

Seguendo le mosse del trio è stato possibile ricostruire il loro piano, che aveva l'obiettivo di fare arrivare il georgiano a Montreal, in Canada, con un passaporto slovacco contraffatto. A fare il check-in con la compagnia Tunisair ci ha pensato l'italiano, con il suo passaporto genuino. Una volta ottenuta la carta di imbarco ha ceduto la carta d'imbarco al georgiano. Questo, esibendo inizialmente il suo passaporto georgiano autentico, si è presentato ai controlli di frontiera con un’altra carta di imbarco per un volo della Turkish Airlines diretto ad Istanbul. Superati i controlli, pensando di essere ormai al sicuro in area sterile, si è diretto verso la sua reale destinazione, cioè il gate di imbarco della Tunisair per il volo diretto a Montreal via Tunisi: qui l'intenzione era di salire a bordo con la carta d'imbarco dell'italiano, mostrando il passaporto slovacco contraffatto che aveva le generalità dell’italiano.

Arresti

A quel punto il personale di polizia - al comando del dirigente Mario Marcone - è intervenuto, bloccando al gate il georgiano e all’esterno dell’aeroporto gli altri due complici, proprio mentre si stavano spartendo la somma pagata dal georgiano, 200 euro. Tutti e tre sono stati arrestati e sottoposti, il giorno seguente, alla direttissima: l’italiano e il georgiano, riconosciuti colpevoli, sono stati condannati alla pena di un anno e 4 mesi di reclusione; l'ucraino (che aveva già precedenti in materia), convalidato l’arresto, sarà sottoposto al rito ordinario.

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