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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Da Venezia una lettera per Renzi: "Con il patto di stabilità aiutaci tu"

È la segreteria provinciale del Pd ad inviare al nuovo premier una richiesta di aiuto: "Nessun sindaco avrebbe potuto farcela, dovresti saperlo"

Dal Pd per il Pd, da Venezia per Roma: il segretario del centrosinistra provinciale Marco Stradiotto cerca il supporto del suo “principale”, Matteo Renzi, presidente del Consiglio dei ministri e già segretario nazionale dei Democratici, e lo fa con una lettera affidata a Roger De Menech, anche lui segretario (regionale, questa volta) del Pd e pronto ad incontrare il premier a Treviso durante la sua visita nelle scuole della Marca, prevista per mercoledì. Stradiotto chiede aiuto per superare l'annosa questione del patto di stabilità, disatteso dal Comune lagunare, e si appella all'esperienza di Renzi come sindaco.

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PROVA DIFFICILE – La missiva, che si apre con un semplice “Caro presidente”, spiega subito come il Comune di Venezia sia ora chiamato “una vera e propria emergenza occupazionale e istituzionale”. “Il mancato rispetto del Patto di Stabilità – continua Stradiotto nella lettera per il premier - è determinata dal fatto che l’amministrazione Comunale non è riuscita a migliorare i saldi, rispetto al triennio precedente, per dei fattori che non dipendono dalle scelte degli amministratori ma che sono da considerarsi esogeni. A partire dal 2012, infatti, il Comune di Venezia non è più beneficiario di quei finanziamenti che, negli anni passati, erano garantiti dalla Legge Speciale per Venezia. A tal proposito è evidente come, per equità e non per chiedere trattamenti privilegiati, sia indispensabile rivedere, per il caso specifico di Venezia, il meccanismo di calcolo del Patto di Stabilità, depurandolo dai finanziamenti speciali: se così non fosse Venezia verrebbe penalizzata più di tutti gli altri Comuni Italiani. Non chiediamo il ripristino di un Finanziamento Speciale, che sappiamo oggi, non potrebbe essere attuato, ma la possibilità di non conteggiare, ai fini della determinazione del Patto di Stabilità, quelle risorse eccezionali ricevute negli anni scorsi. Se non fosse assunta questa decisione in sede parlamentare i mancati trasferimenti della Legge Speciale, di fatto, diverrebbero un doppio taglio, a causa del Patto di Stabilità: un taglio di trasferimenti più un taglio a causa delle sanzioni”.

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IMPRESA IMPOSSIBILE - “Non chiediamo favori particolari - conclude Stradiotto - ma il riconoscimento che con il meccanismo del Patto di Stabilità interno vigente, considerate le specificità di Venezia e il fatto che gli sono stati tagliati i fondi della Legge Speciale, nessun sindaco e nessuna amministrazione, nelle stesse condizioni, avrebbe potuto centrare gli obiettivi di Patto. Tutti i parlamentari veneziani sono mobilitati, anche in modo trasversale, per questa battaglia di equità che mi permetto di chiederti di fare tua, anche prevedendo un Decreto Legge specifico”. In chiusura, sono d'obbligo gli auguri di “buon lavoro”.

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