"Pesca grossa" della Finanza: tonnellate di pesce sequestrato

Il grosso della "pesca" della Finanza è stato registrato nel Rodigino. Ma anche tra Chioggia e Cavarzere i risultati non sono mancati. Le fiamme gialle della stazione navale di Venezia, infatti, con la collaborazione della direzione veterinaria dell'Ulss 19 di Adria, hanno controllato nei giorni scorsi sette ditte di commercializzazione e lavorazione di prodotti ittici.

In tutto sono stati tre i sequestri eseguiti, per un totale di 21.415 chili di prodotto. Gran parte della merce requisita arriva da una ditta di Stentia, in provincia di Rovigo, dove sono stati trovati all'interno delle celle fregorifere 20mila chili di pesce scaduto. Soprattutto polpi, pesce azzurr, gamberi e molluschi. Tutti esemplari che non avrebbero potuto raggiungere le tavole dei consumatori. Il responsabile legale della ditta è stato denunciato.

Come detto, però, guai sono arrivati anche per aziende del Veneziano. Due aziende di Chioggia, infatti, si sono viste denunciare il proprio titolare. In un caso è stato sequestrato l'impianto di scarico delle acque reflue, privo di autorizzazioni, nel secondo, invece, sono stati requisiti 415 chili di pesce surgelato (polpi, branzini, orate) in cattivo stato di conservazione.

Oltre a ciò è stata rinvenuta una tonnellata di vongole troppo piccole per essere immesse in commercio. Il cosiddetto "novellame". Il prodotto è stato rigettato in mare, mentre sono stati individuati anche i tre pescatori che avevano fornito alla ditta le vongole fuori norma. Denunciati pure loro. Infine a Cavarzere è stata scoperta una seconda ditta con uno scarico abusivo di acque reflue di lavorazione, poi sequestrato. Anche in questo caso inevitabile una denuncia per il responsabile.