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Cronaca

Emergenza freddo, il clochard si prenoterà il posto caldo. Nuovo bando: servizi tutto l'anno

Presentato il nuovo piano del Comune per aiutare i senza fissa dimora nei mesi invernali. Stop ai punti di raccolta nelle stazioni. "Fulcro" del sistema la Casa dell'Ospitalità di Mestre

Emergenza freddo e marginalità, stop ai punti di raccolta nelle stazioni ferroviarie. Durante una conferenza stampa giovedì mattina il Comune ha annunciato un cambio di paradigma, nell'ottica di evitare possibili problemi derivanti dall'assembramento di persone che negli scali ferroviari di Mestre e Venezia non ci vanno per prendere il treno. Il senzatetto d'ora in poi potrà prenotare un massimo di due notti alla Casa dell'Ospitalità di via Santa Maria dei Battuti a Mestre recandosi in loco (dalle 9 alle 10 di mattina, da lunedì a venerdì) o rivolgendosi ad alcuni punti di raccolta che saranno di volta in volta individuati da Ca' Farsetti. 

Nuova organizzazione

Il concetto è che non sarà più il pullmino a raggiungere i bisognosi (beninteso, le unità di strada continueranno a "pattugliare" il territorio per intervenire in casi di disagio) ma sarà il clochard di turno ad assicurarsi un posto caldo per la notte prenotandosi qualche ora prima. Dopo la cena nelle mense solidali, potrà raggiungere subito la struttura: "Lo facciamo anche per responsabilizzare chi ospitiamo - ha commentato l'assessore ai Servizi sociali, Simone Venturini - non deve diventare un'assistenzialismo fine a se stesso. In più così si evitano problemi di alcolismo". 

Emergenza freddo 

A spiegare il punto di vista è anche la direttrice della Casa dell'ospitalità, Paola Bonetti: "Privilegiamo un percorso socio-educativo personalizzato per combattere la marginalità". Uno schema di lavoro che nel 2016 ha permesso a 144 persone di lasciare la struttura, nel 44% dei casi potendo contare su nuove situazioni di autonomia. L'accoglienza notturna invernale scatterà da venerdì 1 dicembre e si concluderà il prossimo 10 marzo, con la Casa dell'ospitalità che ospiterà 35 persone in più a notte: "E' stato predisposto un numero verde (800589266) a disposizione di chi intenda segnalare situazioni a rischio - ha concluso Bonetti - Chiunque avesse materiale da donare può contattare la nostra segreteria dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.30, al numero 041958409".

Servizi tutto l'anno 

Il freddo, però, non c'è tutto l'anno. La marginalità sì. Per questo motivo parallelamente è stato aperto un bando pubblico della durata triennale vinto dalla cooperativa Co.Ge.S., per un valore di 700mila euro (i servizi in questo modo di fatto raddoppiano): "La Casa dell'Ospitalità diventa il punto di riferimento per l'accoglienza, ma anche per l'orientamento al lavoro e percorsi di reinserimento nella società - ha dichiarato Venturini - Forti dei risultati ottenuti l'anno scorso, tra cui voglio ricordare in particolare 12 casi di uscita dalla marginalità, 3 di rimpatrio assistito e 17 di adesione a politiche attive del lavoro, abbiamo deciso di rendere strutturale il servizio di orientamento al lavoro, per aiutare queste persone a reintegrarsi nella società”. Ci sarà come sempre l'apporto della Croce Rossa, fondamentale non solo per i suoi volontari ma anche per il rifornimento di beni di prima necessità. In prima linea anche Croce Verde e altre associazioni. 

Le unità di strada 

Tre le unità di strada del Comune (che occupano una quindicina di persone), cui si aggiungeranno altri 2 gruppi di lavoro: "Da giugno a novembre sono state 118 le persone che si sono rivolte allo sportello sociale della Casa dell'ospitalità - ha sottolineato Venturini - avviando 44 percorsi di autonomia, in più 19 persone hanno aderito a percorsi di tutela sanitaria perché affette da problemi di salute". In questo senso è in cantiere un progetto per mettere ordine tra i dati di coloro che vengono ospitati nella Casa dell'ospitalità: gli attori principali della solidarietà veneziana hanno preso contatto con alcuni esperti di Seattle per concepire un sistema attraverso cui anticipare il rischio di problemi di tipo sanitario, sempre possibili in una popolazione che negli anni scorsi è stata di circa 500 persone (tra cui 400 intercettati dai servizi di riduzione del danno). Un gruppo eterogeneo di persone: nel 2016 219 sono state accolte dai servizi di accoglienza di Mestre e Venezia. Tra questi il 60% era straniero, un gruppo in cui il 70% erno uomini di età media di 49 anni (gli italiani hanno età media di 54 anni). Nel lavoro in strada la Fondazione Casa dell'ospitalità assumerà 10 persone, tra qui 5 avranno caratteristiche di Peer Support, cioè saranno ospiti impiegati come "pari", in grado di entrare subito in sintonia con chi si trova in strada. 

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