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Cronaca

Pianto welfare: tagli ad assistenza a domicilio, scuola, uffici e servizi

La scure del commissario Zappalorto per riuscire a portare in porto il bilancio si abbatte sui servizi sociali: "Costi standard troppo elevati"

Mattoncino dopo mattoncino inizia a prendere forma il bilancio di prrevisione 2014, che dovrà essere pronto per poi passare attraverso l'iter delle approvazioni entro fine agosto. "Tutti dovranno fare sacrifici", aveva dichiarato il commissario Vittorio Zappalorto. Così, mano a mano che a Ca' Farsetti si passano in rassegna le varie voci di bilancio, si cerca di tagliare sprechi e migliorare l'organizzazione. Così sarà martedì anche in merito alle società partecipate, che dopo la seduta del mini Consiglio comunale si vedranno bloccare i turnover, le assunzioni e gli scatti di stipendio non legati ai contratti di lavoro nazionali. La spesa per i lavoratori stagionali, poi, dovrà essere approvata di volta in volta.

COMUNALI IN RIVOLTA, PRONTI ALLO SCIOPERO

Ma ciò che rischia di pesare di più sulla pelle dei cittadini saranno invece i tagli al welfare: l'assistenza comunale infatti è una torta che vale 39 milioni di euro. All'interno quella domiciliare ne vale nove. Con ogni probabilità, dunque, lieviterà la soglia di reddito annuale di 60mila euro per poter ottenere assistenza a casa. "Siamo analizzando i nostri costi standard - spiega il direttore generale del Comune Marco Agostini - Siamo convinti che il fatto che siano molto elevati siano derivanti anche da una caratteristica peculiare del nostro territorio. A Milano c'è un unico ufficio anagrafe, da noi ce ne sono diciotto". A Ca' Farsetti quindi si sta ragionando su come riformulare la presenza degli uffici della pubblica amministrazione: "A Murano l'ufficio Anagrafe fa due carte d'identità la settimana - sottolinea Agostini per fare un esempio - e ha due dipendenti". Non che ora il commissario Vittorio Zappalorto voglia fare strage di uffici Anagrafe, naturalmente.

Il calderone è grande, e dentro si trovano anche le biblioteche: "Non riusciremo a mantenerne una per municipalità - afferma Agostini - ma nelle isole serve mantenerle". I costi standard sono una "piaga" per Venezia, più alti del 19% rispetto alla media. L'obiettivo, quindi è di ridurli di qualche punto percentuale (fino al 12% circa), in modo da risparmiare risorse da "giocarsi" nel bilancio. Nel mirino finiscono pure le copartecipazioni alle spese nell'utilizzo degli spazi comunali: se un'associazione in questo regime fino ad oggi ha pagato circa il 7% dei consumi, probabilmente d'ora in poi dorà pagare di più. Dopodiché c'è tutta la partita dei dipendenti di Ca' Farsetti, con una riorganizzazione che coinvolgerà anche le operatrici degli asili nido e delle scuole materne (DETTAGLI). Ossia, saranno tagli. Con i comunai pronti a scendere in piazza e a minacciare lo sciopero.

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