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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Piazza Marconi e gli anni d’oro, oggi un declino inarrestabile.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

PIAZZA MARCONI E GLI ANNI D'ORO, OGGI UN DECLINO INARRESTABILE.
Su di Piazza Marconi si potrebbe scrivere un libro di migliaia di pagine , dai sui anni d'oro, al suo lento ed inesorabile declino odierno.

Erano anche per Jesolo Lido gli anni della dolce vita, erano i famosi anni 60 del boom economico.
La spiaggia di Jesolo, era tra le più ambite in Italia per passarvi le vacanze estive e per divertirsi tra, spiaggia, sole, mare, bar, gelaterie, vasche lungo la via Bafile con macchine fiammanti ed infine della giornata, fare mattina nelle discoteche: le Capannine, il Tibidabo, lo Champagne a GoGo, il Vat 69 ecc.
Piazza Marconi verso la fine degli anni 70 iniziò con l'aiuto della classe politica ad avere un lento ma costante declino, diedero la possibilità di trasformare lo storico Grand Hotel Bagni Miramare in un grumo di appartamenti fronte mare.
Poi, vennero gli anni 80, Jesolo Lido cominciò a mostrare le prime crepe non cresceva o non la volevano far crescere, cambiavano le mode e anche la high society, quest'ultima pian pianino emigrò trovando sulla costa romagnola, Rimini, Riccione ecc. quello che Jesolo non dava più, in poche parole la nostra città non era stata capace di compiere quel salto di qualità che l'avrebbe potuta tenere in auge fino ad oggi. Quel gap di interesse per la classe medio alta, anno dopo anno veniva a mancare e Jesolo faceva fatica a mantenere quel tenore di vita per una tipologia di turista diverso dalle famiglie, senza accorgersi Jesolo si stava incuneando verso una spiaggia tipicamente di massa, solo ed esclusivamente per famiglie ed anziani.
La classe politica di allora, continuava a baruffare quasi quotidianamente per prendersi la paternità di come riuscire a costruire , Jesolo era prigioniera dei partiti politici, così rimase in stallo per 20 anni, quegli anni sarebbero stati importantissimi per dare un nuovo PRG alla città e farla crescere ed invece solo ed esclusivamente baruffe e baruffe tra politici di colori diversi, in poche parole regnava il caos, i Sindaci si avvicendavano ogni 3 / 4 mesi se non di meno, le maggioranze lo stesso, ed intanto la città rimaneva alla finestra a guardare, prigioniera delle lobby dei partiti.
Da li a poco con la promessa fatta allo stesso costruttore che trasformò il Grand Hotel Bagni Miramare in appartamenti , l'Hotel Centrale e la caserma della tenenza di finanza venivano demoliti, con l'illusione per il costruttore di poter aumentare i metri cubi sull'intervento da farsi..
Ahimè, in Italia le promesse dei politici hanno le gambe corte e così la cosa da li a poco franò, un'altra volta i partiti politici presero il sopravvento sul raziocinio, non vollero lasciar edificare quei manufatti che avevano poco prima fatto demolire con promesse edificatorie.
I fatti dicono che dal 1984/85 anno della demolizione dell' Hotel Centrale dovettero passare circa 15 anni, tra cambi di proprietà del terreno e progetti mai autorizzati.
L'allora DC,PSDI,PSI,PCI non autorizzava il nuovo manufatto, era un periodo che il partito doveva prendersi gli encomi sulla città, et voilà, tutto rimaneva fermo; apro una parentesi,( in Italia, era il periodo della nascita dei parchi acquatici e Jesolo Lido avrebbe potuto essere una delle prime città ad averne uno, ed invece anche questa volta, aspettò molti anni prima di vedere il progetto nascere, anche questo in ritardo, ci mise oltre 10 anni per vedere la luce).
Poi dal 1993 con l'avvento dell'amministrazione della Lega Nord si arrivò al 2000 per vedere il via alla ricostruzione di Piazza Marconi, con i due l'interventi l'ex-Hotel Centrale e l'edificio " Tombacco" oggi chiamato Santa Monica.
Durante tutto questo periodo, quasi una generazione, piazza Marconi a Jesolo Lido fu abbandonata a se stessa, era completamente in disuso, così, con quel tergiversare della classe politica , la piazza perse quel fascino e quel fulcro importante per questa città.
Questa in poche parole la storia di Piazza Marconi.
Oggi dopo una forsennata speculazione durata 10 anni, in un momento di crisi globale come questo che stiamo passando, invece di cercar di riportare la piazza ai suoi arbori come centro e nucleo per l'aggregazione in città, si continua a farla collassare, con impalcature , cantieri interminabili e abbandono totale.
Da qualche anno poi, durante i mesi di dicembre e di gennaio le amministrazioni succedute fin qui la rinchiudono completamente dentro ad un sarcofago per una manifestazione " il Sand Nativity ", durante tutto questo periodo la piazza rimane completamente priva del suo significato di piazza, poi, con il montaggio e lo smontaggio del sarcofago con autotreni e mezzi pesanti, caterpilar e movimento terra si creano dei danni alla pavimentazione della piazza ed i costi per il ripristino della pavimentazione vanno carico totale della collettività..
La fine è sempre dovuta alla mano dell'uomo e piazza Marconi non è di meno, tutto ciò, rispecchia la città odierna sempre più in declino.
Claudio Vianello

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