San Marco come una discarica a cielo aperto: parte la protesta dei residenti
I cestini della piazza stracolmi e rifiuti lasciati fin dentro la Basilica. Il degrado a Venezia nel periodo estivo si intensifica e c'è chi vuole inserire la città nella "danger list" Unesco
L'ingresso della Basilica e altri punti della Piazza letteralmente ridotti a latrina. Le foto parlano chiaro, la situazione a San Marco nella giornata di sabato era più simile ad una discarica che ad un luogo incantevole. A denunciarlo sarebbe stata una residente che, vista la sporcizia, avrebbe pubblicato diverse foto nel gruppo facebook "via il GABBIOTTO dal Campanile".
Non è la prima volta che la piazza vive un momento di degrado simile. Già nei giorni scorsi infatti, erano state diverse le proteste dei residenti per la sporcizia presente in più punti. Cestini pieni, cartacce lasciate a terra, lattine di bevande appoggiate e dimenticate in ogni luogo, l'estate veneziana con il boom di turisti prevede anche questo.
Ci sarebbe poi un ulteriore allarme. E' nell'aria dall'ottobre scorso infatti, l'idea che proprio Venezia possa essere inserita nella "danger list" dei patrimoni dell'umanità a rischio. Sono passati solo pochi mesi infatti, dalla visita di alcuni delegati dell'Unesco in laguna. Nell'ottobre scorso, tre componenti della commissione (un membro del World Heritage, uno dell'Icomos e uno del Segretariato della Convenzione di Ramsar), hanno passato 4 giorni a Venezia. Tanti i temi sul tavolo: le grandi navi, il turismo, il moto ondoso e il traffico acqueo. L'obiettivo era di toccare con mano la situazione della città e gli interventi in atto per risolvere i problemi di degrado e di conservazione.
Il sovraffollamento turistico con il conseguente degrado non può che essere quindi uno dei temi principali della discussione. Il primo tentativo di arginare il problema, come riporta Il Gazzettino, sarà messo in atto già in settimana con i San Marco Guardians, cioè i quindici volontari che cercheranno di mantenere il decoro nei prossimi mesi estivi. L'iniziativa è nata dall'idea dell'Associazione Piazza San Marco.
