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Venezia, posate 24 nuove pietre d'inciampo: "Dignità alle persone consegnate all'orrore"

Shoah, posate 24 nuove pietre d’inciampo, realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig, nel comune di Venezia. La prima, a Sant’Aponal, è dedicata a Romano Brussato, veneziano, nato nel 1914 e arrestato come militare il 9 settembre 1943. Deportato a Fallingbostel, fu assassinato il 7 novembre del 1945.

Le pietre di inciampo (in tedesco Stolpersteine) sono un monumento diffuso e partecipato che l’artista Gunter Demnig realizza per ricordare le singole vittime del nazionalsocialismo, attraverso la produzione di piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra, che vengono poi incastonati nel selciato davanti all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima

Presenti alla cerimonia la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, l'assessore alla Toponomastica, Paola Mar, la presidente della commissione consiliare cultura, Giorgia Pea, il presidente ad interim e l'assistente di direzione del centro tedesco di studi veneziani, rispettivamente, Michael Matheus e Petra Schaefer. “Non è una semplice commemorazione, - ha commentato Damiano - ma la volontà di restituire dignità e identità agli uomini e alle donne che furono strappati alla quotidianità e consegnati all’orrore”.

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