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Cronaca Jesolo / Piazza Milano

Nubifragio su Jesolo, strade allagate e grossi disagi al traffico

Una quantità d'acqua impressionante si è abbattuta in poco tempo sulla località. Piazza Milano interdetta alle auto. Prima una tromba marina

Forse la tromba marina che ha minacciato nel tardo pomeriggio Jesolo e dintorni, salvo poi dissolversi (GUARDA IL VIDEO), era solo l'antipasto di ciò che sarebbe accaduto poco più tardi: un nubifragio che raramente si è visto sulla località balneare. Una quantità d'acqua impressionante che in poco tempo è caduta al suolo determinando diversi disagi per le strutture ricettive e gli esercenti della zona. In alcuni punti, infatti, i tombini non sono più riusciti a far refluire la pioggia e di conseguenza le strade si sono trasformate in dei piccoli laghi.

Non che si siano registrate delle criticità vere e proprie. Fatto sta che sono stati tanti i negozianti che per alcune ore hanno sorvegliato il livello dell'acqua in zona piazza Milano, area tra l'altro interdetta al traffico dalla polizia municipale proprio per evitare il cosiddetto "effetto onda". Il passaggio dei veicoli, infatti, avrebbe potuto determinare dei sommovimenti che avrebbero potuto allagare ciò che ancora non era ancora stato minato dal nubifragio. Tutta la zona pineta di Jesolo ha sofferto molto, e alcune decine sono stati gli interventi per mettere in sicurezza l'area.

Naturalmente i commenti su questa insolita estate si sono sprecati anche sui social network. Oltre a vigili del fuoco e municipale, al lavoro anche i volontari della protezione civile. Che hanno avuto il loro bel da fare per riportare all'asciutto alcuni scantinati e alcuni garage interrati. A perlustrare la città anche il sindaco Valerio Zoggia, che a sua volta si è ritrovato la casa allagata in via Correr.

NELLA NOTTE ANCORA ACQUA - Chi sperava che nel Veneto orientale la smettesse finalmente di piovere per iniziare l'eventuale conta dei danni, però, è rimasto deluso. Quando già l'oscurità era calata da un pezzo tra Jesolo, San Donà e Noventa di Piave, una serie di temporali ha continuato a riversare al suolo molta acqua. Tanto che i pompieri fino alla mattinata di mercoledì sono stati costretti a intervenire soprattutto nella città del Piave e nella vicina Noventa per cercare di svuotare scantinati, garage e strade allagate.

A fronte di tali eccezionali eventi meteorici, gli impianti idrovori del Consorzio di Bonifica, attivi automaticamente, hanno registrato modesti innalzamenti dei livelli idrici nei canali consorziali (dell’ordine del 40 centimetri). Sono seguiti per tutta la notte nubifragi continui che hanno interessato in modo diffuso tutto il Veneto Orientale e facendo registrare mediamente 70 millimetri di pioggia nella zona del Sandonatese (con picchi di 100 millimetri) e 50 millimetri nella zona del Portogruarese. Il personale del Consorzio di Bonifica ha presidiato continuamente la situazione attraverso i propri tecnici ed operatori sia interni che esterni registrando l’attivazione di tutti gli impianti idrovori e riscontrando situazioni di particolare criticità nelle aree di Passerella di Chiesanuova (Canale Ottavo), nelle aree di Musile e diffusamente nel Sandonatese. Le situazioni di difficoltà si sono registrate in particolare all’interno dei centri abitati dove la capacità di invaso e di deflusso della rete fognaria non sono stato in grado di far fronte all’entità delle precipitazioni intense, concentrate e ripetute causando l’allagamento di strade e di locali interrati non adeguatamente protetti. Le minori quantità d’acqua precipitate nel Portogruarese hanno determinato invece il riempimento dei canali della rete di bonifica senza realizzare tracimazioni o situazioni di particolare sofferenza. La “bomba d’acqua” della serata ha creato particolari disagi agli esercizi litoranei di ristorazione colpendo i malcapitati clienti.

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