La pioggia si fa sentire: sottopassi allagati a Mira, auto "prigioniera"
Problemi soprattutto in Riviera e Miranese, tra Santa Maria di Sala e Marano. Troppa acqua. Domenica disagi invece al Lido e a Pellestrina
Continua a piovere dalle prime ore della mattinata. Lunedì difficile per quanti si sono dovuti mettere al volante nella zona di Mira, soprattutto transitando per la frazione di Marano. Troppa acqua in troppo poco tempo: i due sottopassi nella zona di via Miranese prima hanno dato qualche segnale di "cedimento", poi, invece, si sono proprio allagati.
In una delle arterie principali percorse ogni giorno da quanti dal Miranese devono raggiungere la Riviera del Brenta. Fatto sta che verso le 6 di mattina la situazione è precipitata quando un'auto è rimasta intrappolata all'interno del sottopasso "principale". Il malcapitato automobilista "prigioniero" è riuscito a scendere dall'abitacolo, ma sul posto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco, i quali hanno trainato all'esterno il mezzo. "In quel punto c'era un muro d'acqua proveniente dal Passante - dichiara un automobilista - era molto rischioso cercare di passare". Anche l'altro sottopasso di Marano è finito sotto. Evidentemente il sistema di pompe non ha funzionato a dovere o non è stato in grado di fronteggiare la copiosa pioggia caduta dalla notte in poi.
Problemi a Mira si registrano anche al sottopasso che poi conduce alla zona della Reckitt Benckiser, in riviera Giacomo Matteotti, e sulla bretella di via Valdarno. Chiusa in via precauzionale. Polizia municipale, protezione civile e vigili del fuoco al lavoro per tentare di minimizzare i disagi. Allagamenti, poi, si segnalano anche nella zona di Santa Maria di Sala. Oltre che qualche scantinato e garage finito "sotto" tra Riviera e Miranese.
Appena 24 ore prima gli stessi problemi si sono registrati tra il Lido e Pellestrina. I residenti domenica mattina si sono svegliati con le strade allagate. Nel piazzale Santa Maria Elisabetta, oggetto di un esteso cantiere, alcuni commercianti si sono trovati con i propri esercizi raggiunti dall'acqua, mentre a Pellestrina il sestiere "Scarpa" si è trasformato in un lago. Un grosso aiuto ai cittadini è arrivato dal locale gruppo di protezione civile.
