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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bissuola / Via Bissuola

"Piscina per musulmane? Violenze sbagliate, ma l'iniziativa è errata"

Il presidente Luca Zaia respinge le contestazioni di Forza Nuova ma continua a pensare che la nuotata "in rosa" non favorisca l'integrazione

“Respingo ogni forma di contestazione violenta, anche solo nei toni, che è sempre e comunque sbagliata. Al contempo confermo la mia convinzione: non sono due ore di piscina riservata alle praticanti di una religione a concretizzare una reale integrazione. Tutt’altro: senza la benché minima reciprocità, che invece è elemento fondante della convivenza pacifica, non si fa altro che innalzare gli steccati e creare una discriminazione grazie alla quale le regole di un Paese, i sui usi, i suoi costumi, in questo caso i nostri, vengono piegati alle leggi di una sola religione. Vorrei vedere cosa succederebbe se una donna veneta e cristiana andasse in giro per un paese islamico abbigliata come sempre e non coperta in un certo modo, come prescrivono leggi usi e costumi di quei popoli. Verrebbe rispettata e capita e le sarebbe consentito di andare in una piscina pubblica in bikini o verrebbe perseguita? Temo sia buona la seconda ipotesi e quindi l’esistenza di una inaccettabile non reciprocità". Con queste parole il presidente della Regione Luca Zaia ha commentato le tensioni che domenica mattina si sono impadronite dell'area circostante la piscina della Bissuola. Quando alcune decine di signore di ogni religione ed età si sono incontrate per la seconda volta per una "nuotata collettiva" per favorire l'integrazione. Almeno secondo il Comune, che ha organizzato l'iniziativa.

Non la vede allo stesso modo il titolare di palazzo Balbi, il quale non trova la stessa "reciprocità" negli atteggiamenti di apertura. Dalle 8.30 alle 10.30, infatti, la struttura viene riservata alle rappresentanti del gentil sesso. Mutuando un'usanza presente nei paesi islamici. In questo modo, secondo i promotori, anche le donne di quella religione possono uscire di casa e iniziare a far parte del tessuto sociale della città. Forza Nuova domenica ha contestato duramente l'iniziativa, presentandosi nei pressi della piscina con tanto di striscione: "Noi in piscina, voi tornate alla medina". Tenuti a distanza dalle forze dell'ordine.

Il governatore Zaia respinge quindi le proteste di Forza Nuova, ma sottolinea come comunque quello della nuotata "in rosa" non possa essere la strada giusta per arrivare all'integrazione: "Ogni religione – aggiunge - deve favorire unità, fratellanza e rispetto reciproco, non odio, aggressività e prevaricazione, perché in questo caso non è tale. Non può esserci alcuna giustificazione, tanto meno religiosa o giuridica – incalza il presidente del Veneto - sulla base della quale delle ragazze possono essere rapite da Boko Haram in Nigeria e sottoposte a ogni genere di violenza psichica e temo anche fisica, per costringerle alla conversione all’Islam, così come non può essere che si condanni a morte una giovane donna come Meriam in Sudan, incinta e già madre di un bimbo, solo perché lei, cristiana, non accetta di diventare islamica. Questa è violenza allo stato puro - conclude - non religione".

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