Quella pistola era stata rubata nel settembre di quattro anni fa a Padova. E chissà poi che utilizzo ne è stato fatto. Alla fine, dopo le indagini condotte dai carabinieri di Portogruaro, la Smith & Wesson "scottante" è stata trovata a casa di un agricoltore della città del Lemene. A.C., 51enne celibe. In compagnia del revolver, su cui ora si concentreranno gli accertamenti del Reparto Investigativo Speciale di Parma, è stata sequestrata anche una carabina ad aria compressa a quanto pare anch'essa detenuta illegalmente. Era stata infatti modificata per garantirsi una maggiore potenza dello sparo, attraverso una rimodulazione della molla di carica. Per poterla custodire quindi serviva regolare denuncia che allo stato delle cose non c'era.

Che il residente in via Caduti per la Patria, celibe, possa essere invischiato in giri strani nessun dubbio. Anche perché nella sua abitazione sono stati rinvenuti anche 46 grammi di marijuana e tutto il kit che serve per confezionare le dosi per poi essere rivendute ai clienti. Inevitabili quindi le manette non solo per spaccio, ma anche per ricettazione. A mettere sulla buona strada i militari dell'Arma alcune soffiate provenienti da tossicodipendenti della zona che avrebbero raccontato di essere stati minacciati per dei ritardati pagamenti con l'arma, che faceva parte di un bottino in un'abitazione del capoluogo euganeo dal bottino di alcune decine di migliaia di euro (tra contanti e gioielli).

Gli agenti hanno trovato ciò che cercavano nel momento in cui hanno controllato ciò che si nascondeva sotto un armadio del salotto. Il revolver, infatti, era avvolto in un panno di stoffa e tenuto alla larga da occhi indiscreti. Ora le indagini continuano per capire se la rivoltella sia stata utilizzata per qualche scorribanda criminale o meno dal momento della sua sparizione fino ad oggi. Serviranno quindi degli accertamenti balistici.