rotate-mobile
Cronaca

La denuncia: "Sempre più spazio ai plateatici, meno ai bambini. Così Venezia muore"

L'associazione Italia Nostra punta il dito contro i permessi che il Comune concede troppo facilmente e la conseguente invasione delle attività commerciali in città: "Troppe deroghe"

Le attività commerciali turistiche con i loro plateatici invadono Venezia, e così resta sempre meno spazio per famiglie e bambini. Lo denuncia Italia Nostra, che accusa l'amministrazione comunale di "assecondare e incentivare le attività legate a una presenza turistica indifferenziata ed ingombrante". Mentre si dovrebbe "contenere le presenze turistiche e puntare su un turismo consapevole, ma non necessariamente più danaroso".

"L’aumento delle presenze turistiche - spiega l'associazione - ha comportato la trasformazione e lo stravolgimento del tessuto sociale cittadino, e l’espulsione progressiva dei suoi abitanti". A questo fenomeno è legata "la massiccia presenza di plateatici, banchetti e postazioni commerciali sul suolo pubblico". Una questione che "riguarda scelte fondamentali che l’ente locale è tenuto a compiere considerando la fragilità del tessuto sociale e culturale della città, nell’interesse di tutta la cittadinanza e non di singole categorie".

La delibera comunale del 2016 relativa ai criteri di occupazione del suolo pubblico ha portato finora alla all'approvazione di 20 Pianini, ovvero zone in cui vige la deroga alle norme generali che regolano le dimensioni e le distanze dei plateatici: in queste decisioni, specifica Italia Nostra, "la cittadinanza non ha potuto partecipare, salvo il coinvolgimento recente di singole associazioni per le relative zone di competenza". " Di fatto attraverso il riordino dei Pianini si è messo mano ai plateatici aumentando il loro numero e dimensioni. E mentre si prevedono interventi sul posizionamento dei banchi di commercio su aree pubbliche, diventano autorizzabili nuovi plateatici ed ampliamenti di quelli esistenti".

Così nei campi, luogo tradizionalmente dedicato al gioco dei bambini, lo spazio lasciato a loro è sempre più ristretto. "Succede anche - specifica l'associazione - com’è avvenuto per campo Sant’Angelo, che la richiesta di un nuovo spazio riservato al gioco venga ignorata. Alcune città, come Firenze, si sono già dotate di uno strumento che vieta le aperture di nuove attività e prevede l’adeguamento entro tre anni di quelle esistenti alle disposizioni in campo merceologico, anche in caso di subentro. È necessario che anche l’amministrazione comunale veneziana emetta al più presto un provvedimento che salvaguardi le specificità della città".

La lista completa delle richieste avanzate da Italia Nostra:

  • applicare in tutta la città la normativa generale, senza deroghe, con il ripristino dei 4 metri liberi per le calli con alti flussi pedonali, il rispetto dei soggetti frontisti;
  • uniformare la tipologia e la dimensioni dei posteggi per il commercio;
  • salvaguardare i mercati storici con il mantenimento delle voci merceologiche tradizionali, legando la tipologia dei prodotti venduti in aree pubbliche a quelle consentite anche nelle aree private (negozi) sottoposte a vincolo merceologico. A Rialto, ad esempio, si dovrebbe vendere solo pesce, frutta e verdura freschi;
  • vincolare i banchetti a merceologie specifiche e non solo a settori merceologici ( esempio alimentare-non alimentare);
  • vincolare le singole unità immobiliari (negozi) e i banchetti a merceologie specifiche, tradizionali ed artigianali, con prodotti tracciabili, salvaguardando i prodotti tipici della produzione locale, secondo anche quanto previsto dall’art 4 del Dls n. 222/ 2016;
  • stabilire un tempo definito (2 o 3 anni) per uniformarsi al vincolo merceologico, e applicarlo anche in sede di subentro degli assegnatari;
  • garantire maggiori controlli per evitare occupazioni e attività abusive e applicare le sanzioni conseguenti alle infrazioni;
  • riservare il subentro solo a persone fisiche e società di persone e non a società di capitali evitando possibili infiltrazioni malavitose o di grandi gruppi multinazionali; ciò risulterebbe possibile applicando il recente Dls (art. 4 DL 222/2016).

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La denuncia: "Sempre più spazio ai plateatici, meno ai bambini. Così Venezia muore"

VeneziaToday è in caricamento